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Didattica e Studenti Lavoratori

Didattica e Valutazione

Attraverso il nostro lavoro in CNSU intendiamo perseguire l’obiettivo di una didattica innovativa, critica e formativa, che tuteli e consenta la presenza di ogni studente negli spazi universitari, e che formi tramite modelli partecipativi e mai punitivi. 

L’attività didattica, primo compito di ogni università, va radicalmente ripensata e superata. La situazione pandemica che abbiamo vissuto ci ha messi di fronte ad una serie di criticità riguardo i modelli didattici e valutativi che come organizzazione denunciavamo da tempo: le modalità di fruizione della didattica utilizzate in pandemia non hanno fatto che aggravare le disuguaglianze e l’inefficienza del sistema universitario di rispondere alle esigenze didattiche e formative della componente studentesca, andando a gravare sulle singole soggettività sia dal punto di vista psicologico che sociale ed economico. La nostra organizzazione intende tutelare il diritto ad una didattica inclusiva e partecipata, che veda lз studenti protagonistз nella messa in atto di pratiche e discussioni.

Didattica in Presenza

Intendiamo difendere come modalità principe di erogazione della didattica quella in presenza. Riteniamo alienante e decostruttiva qualsiasi alternativa che non preveda la partecipazione attiva e consapevole della componente studentesca. 
Gli strumenti digitali che in pandemia sono stati utilizzati chiaramente non possono essere inclusi tra le modalità didattiche: è indispensabile però ripensare i materiali di supporto forniti, ai fini di un miglioramento e avanzamento dello studio individuale e/o collettivo. 

  • Le lezioni preregistrate o video integrativi forniti da docenti come materiale integrativo da fornire a tutta la comunità studentesca utile per il ripasso e/o per il recupero. 
  • implementazione di strumenti digitali per permettere forme di apprendimento cooperativo e facilitarle anche per studenti BES.

Accesso alla Didattica

I luoghi della formazione devono essere infatti accessibili ed attraversabili tramite misure specifiche che leghino il superamento di un modello di didattica altamente per formativo e punitivo con investimenti più corposi per il diritto allo studio: la mancanza di spazi, trasporti, il costo di alloggi, mense e materiale didattico sono fattori che incentivano l’allontanamento dagli spazi universitari; per questo occorre cambiare in toto il paradigma, andando verso una didattica ecologista, transfemminista, anticolonialista e antifascista

Modalità di Didattica

L’università deve essere accessibile anche a partire dalle modalità di insegnamento,  promuovendo lo scambio reciproco, rinnovandosi anche oltre la didattica frontale: modalità laboratoriali, di dibattito, orizzontali e seminariali, che valutino i percorsi formativi nella loro interezza. 

Sentiamo quindi la necessità di superare il modello di insegnamento basato sul trasferimento delle conoscenze dall’insegnante al discente, come la lezione frontale, e puntare invece su una pluralità di strategie diverse che hanno tuttavia in comune l’attenzione alle competenze, l’acquisizione di saperi in costante evoluzione, capacità di tipo trasversale e l’uso delle ITC. Chiediamo che le Università italiane entrino in contatto con percorsi multidisciplinari, con l’incrementazione della preparazione pratica nel corso dell’intero percorso universitario.

Riteniamo fondamentale l’introduzione di pratiche quali il learning by doing, il problem solving, critical thinking, ability to communicate, ossia capacità di risolvere problemi, pensiero critico e capacità di comunicazione nel lavoro di equipe.

CPD

Dovrebbe diventare centrale il ruolo delle Commissioni Paritetiche Docente-Studente, con il fine di andare a valutare e monitorare realmente la qualità della didattica erogata dai nostri atenei. 

Valutazioni

Vi è la necessità di liberare la ricerca dagli attuali metodi di valutazione premio-punitivi, che definiscono i progetti di ricerca sulla base delle sole necessità di mercato immediate, senza pensare alle possibilità di lungo periodo.

La stessa didattica, non può essere valutata sulla base del numero di abbandoni o di fuoricorso. Criteri che non definiscono realmente la capacità di un’università di trasmettere conoscenza, ma che puniscono lə studentə e le università, sulla base della velocità della carriera dellə  studentə , demonizzando la figura del fuoricorso e non tenendo conto dei tempi di vita dellə  studentə.

Considerano quindi le criticità della categorizzazione delle università italiane chiediamo una modifica reale, attraverso una riforma, dei criteri anvur, in modo tale che non vi sia più un divario tra atenei di serie A e atenei di serie B, in termini di finanziamenti e di prestazione.

Carriera Accademica

In quest’ottica è da ripensare totalmente il percorso per avere la possibilità di continuare la carriera lavorativa all’interno delle università, partendo dai percorsi di dottorato, sino ad arrivare al ruolo unico della docenza, eliminando la forte precarietà che oggi caratterizza questo percorso. Chiediamo quindi delle riforme strutturali del sistema accademico, ponendo lз studenti in condizione di inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro, non solo con competenze tecnico-professionali ma anche con un’adeguata apertura mentale che consenta loro di esercitare abitualmente il proprio pensiero critico

Studenti Lavoratori

Lə studente che lavora è parte di una categoria che necessita di una particolare attenzione da parte dei nostri atenei, nonché di una disciplina speciale. A questo proposito riteniamo necessario intervenire mediante misure reali e puntuali, che abbiano come obiettivo quello di agevolare chi studia e lavora durante la propria carriera universitaria, evitando rallentamenti.

Didattica e Regolamenti

Chiediamo Appelli straordinari per chi lavora e che questi vengano messi a disposizione del più ampio numero possibile di categorie lavorative individuate.

Amministrazione

Sosteniamo la creazione di una commissione, composta anche da rappresentanti e da personale addetto, con la funzione di valutare caso per caso, la situazione lavorativa, per ammetterlo, qualora la posizione lavorativa non sia compresa nelle categorie tipizzate nel regolamento.

Diritto allo Studio

Vogliamo un sistema di tassazione e di diritto allo studio, che non costringa lз studenti a dover lavorare per potersi pagare gli studi.