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PROGRAMMA 2023-2025 – Didattica

IN PILLOLE

le proposte:

  1. VIDEOLEZIONI DI TUTTI I CORSI, TUTTI GLI ANNI: rendere reale la possibilità di studiare e lavorare insieme
  2. ESONERI E PARZIALI: regolamentare di prove in itinere in aggiunta agli appelli ordinari. 
  3. CLA COME VERO CENTRO LINGUISTICO: l’Ateneo prenda in carico lo svolgimento della certificazione d’inglese e non solo.
  4. SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ LABORATORIALI
  5. NUMERO DI APPELLI E SESSIONI STRAORDINARIE: reintroduzione delle sessioni intermedie per le lauree magistrali e l’apertura di queste a tuttз  

PROGRAMMA ESTESO

COSA STIAMO FACENDO E COSA VOGLIAMO FARE:

La Didattica è il centro fondante del sistema universitario ed è su questo, sulla nostra formazione, sul percorso che svolgiamo, che crediamo sia necessario partire nel nostro lavoro di rappresentanza e di costruzione di un Ateneo migliore! Il progresso della nostra università dovrebbe essere guidato da una particolare attenzione alla necessità della nostra comunità, la comunità studentesca. Noi siamo la parte attiva, viva e vitale del Politecnico ed è giunto il momento che ci prendiamo il ruolo che ci spetta come tale, diventando elementi attivi e non passivi del cambiamento, dell’insegnamento e del messaggio dell’università.

Abbiamo deciso di scrivere “cosa stiamo facendo” perché il nostro lavoro sulla didattica è più attuale che mai! Dopo la discussione sulle sessioni intermedie abbiamo infatti chiesto ed ottenuto che il Politecnico vada verso una rivoluzione della didattica, più a misura di studente, attento alla salute mentale ed all’effettivo apprendimento di chi frequenta i corsi: noi. 

In questo periodo di transizione abbiamo gettato le basi per la nostra visione di didattica, di università e di società, contrapposta allo status quo del Politecnico che ci spinge a conformarci unicamente nelle nostre “figure professionali” stereotipate e chiuse. Vogliamo essere liberз di poter organizzare il nostro percorso, di acquisire nuove conoscenze, di esplorare la realtà con nuovi strumenti.

1)ESONERI E PARZIALI

Riteniamo che basarsi sulla performance di un singolo esame al termine di un percorso di apprendimento lungo mesi sia indice di un sistema didattico che può quantomeno essere migliorato, andando a pesare meno sulla salute mentale dellз studenti. Per questo motivo proponiamo, per gli insegnamenti che si prestano ad essere suddivisi in più parti, la regolamentazione di prove in itinere facoltative in aggiunta agli appelli ordinari. Questo è già presente in alcuni corsi di studio, dove è possibile sostenere delle prove in itinere, che permettono di suddividere lo studio e la valutazione durante il semestre, ma ciò viene fatto senza una vera e propria struttura né regolamento, usando escamotage come ad esempio i tutorati. 

Proponiamo che venga incoraggiato lo  svolgere delle vere e proprie valutazioni in itinere, con l’obiettivo di garantire una maggiore flessibilità nell’organizzazione dello studio e ridurre quindi lo stress e la tensione associata al giorno dell’esame, garantendo inoltre una valutazione più accurata del percorso di apprendimento della materia.

Inoltre, proponiamo che vengano istituiti veri e propri esami parziali per gli insegnamenti che sono già organizzati in diverse sezioni adeguatamente separate, permettendo un maggiore approfondimento di ognuna di queste da parte dellə studente.

2)ELIMINAZIONE GRADUATORIE DEGLI ESAMI A SCELTA

L’accesso alla cultura e alla formazione non deve in alcun modo essere vincolato da logiche meritocratiche. Attualmente, alcuni insegnamenti a scelta sono accessibili per graduatoria basata su criteri di “merito”. Riteniamo ingiustificabile la discriminazione tra studente interessatə “meritevole” e studente interessatə “non meritevole”. Gli insegnamenti a scelta rappresentano l’unica possibilità, all’interno di piani di studio troppo blindati, di personalizzare il proprio percorso di studi. In quanto tali, devono essere aperti a tuttз coloro che sono interessatз ad integrare le proprie conoscenze con gli argomenti trattati da quell’insegnamento.

3)RAPPORTO ORE/CFU

Il Politecnico di Torino eroga per ogni CFU un totale di 10 ore di lezione, rispetto ad altre università che ne erogano di norma 6 od 8, portando noi studenti ad essere incredibilmente sovraccaricatз nel corso delle settimane e dei mesi di lezione. Crediamo che questo provochi seri danni alla nostra preparazione, alla nostra capacità di organizzare il tempo che dedichiamo allo studio ed anche alla capacità dell’università di organizzare i propri spazi e risorse. 

Per questo proponiamo che vada rivisto questo rapporto, anche su basi differenti in base alla tipologia di insegnamento, cercando di diminuire il tempo che passiamo a lezione, adattando anche i programmi delle materie e permettendo una maggiore organizzazione dellз studenti e dellз docenti.

4)TIROCINI INTERNI E IN AZIENDA

In questo periodo l’Ateneo si sta interrogando su quali azioni mettere in campo per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dellз neolaureatз. Tra le proposte presentate ci sono stage formativi non retribuiti o tirocini curriculari in sovrannumero, ovvero che non concorrono al raggiungimento dei crediti per conseguire il titolo. Abbiamo fatto in modo che siano presenti molti più formati di tirocinio all’interno del carico didattico di ogni corso di laurea magistrale, ma crediamo che debba esserci ancora un’evoluzione sulla gestione dei tirocini, in particolar modo per la laurea triennale ed i tirocini non pagati, che dovrebbero essere scoraggiati dal nostro career service d’Ateneo. 

6) MIGLIORE ORGANIZZAZIONE DEI CORSI CON PIÙ MODULI

All’interno dei cataloghi degli insegnamenti nei vari corsi di studio vengono erogati insegnamenti suddivisi in più moduli, a cui, in molti di questi casi, corrispondono anche due prove d’esame distinte in due appelli separati. Secondo indicazioni ministeriali i corsi di studio sono tenuti a progettare l’offerta formativa tale per cui siano presenti al massimo 20 esami per triennale e 12 per la Magistrale. Un insegnamento che contiene due moduli dunque deve avere un’unica prova in un unico appello evitando dunque la frammentazione.

7) CLA COME VERO CENTRO LINGUISTICO

Ottenere una certificazione riconosciuta come IELTS all’interno del nostro percorso universitario è indubbiamente un vantaggio ma è inaccettabile che si facciano ricadere sullз studenti le restrizioni imposte dagli enti certificatori. Non possiamo ritardare la laurea per questo motivo. Vogliamo che l’Ateneo prenda in carico lo svolgimento della certificazione d’inglese, senza passare obbligatoriamente da un ente certificatore esterno, come già avviene in molte università. Inoltre, vogliamo che l’ateneo si spinga ancora più in là, garantendo la possibilità di effettuare corsi ed ottenere certificazioni in lingue differenti, anche in previsione dei percorsi di mobilità outgoing proposti allз studenti.

Vogliamo che sia estesa la possibilità di far sostenere l’esame IELTS ad un prezzo agevolato tramite università a chi è in fase di immatricolazione, per rendere meno gravosa la procedura di iscrizione per chi viene da altri Atenei. 

8) GARANTIRE LE ATTIVITÀ LABORATORIALI 

Non bisogna far pagare nulla alla comunità studentesca, i laboratori e le lezioni non dovrebbero costare nulla per essere realizzati! Purtroppo in particolare ad Architettura questa non è una realtà, con progetti che pesano sulle tasche dellз studenti per i materiali e gli strumenti. Crediamo che questo debba finire, e che il Politecnico debba dare la possibilità a tuttз di effettuare le attività senza costi aggiuntivi. Per questo proponiamo che siano messi a disposizione materiali e strumenti per la realizzazione dei progetti. 

9) GARANTIRE LE VIDEOLEZIONI DI TUTTI I CORSI, TUTTI GLI ANNI!

Le videolezioni rappresentano un ulteriore valore aggiunto alla didattica offerta dal nostro Ateneo e sono uno strumento di notevole utilità, molto apprezzato dallз studenti e che abbiamo cercato di mantenere in seguito alla ripartenza post-pandemia. Queste sono da intendersi come uno strumento integrativo per riascoltare e rivedere quanto spiegato a lezione con l’obiettivo di chiarire eventuali dubbi. Abbiamo già dovuto mettere in piedi le  infrastrutture, sdoganando le videoregistrazioni (accessibili anche in differita) per tutti i corsi. 

Vogliamo mantenere questo strumento, non solamente per alcuni corsi, ma per tutti, rendendo reale la possibilità di studiare e lavorare insieme e migliorando la didattica, ampliando gli strumenti a disposizione di tuttз lз studenti.

10) SOFTWARE E MICROCREDENTIALS

Crediamo che l’utilizzo di software professionali nel nostro percorso accademico sia una grande aggiunta nel nostro percorso lavorativo, per questo crediamo che dovrebbe essere ulteriormente valorizzata l’acquisizione di competenze tecniche nell’utilizzo di questi software. 

Vogliamo innanzitutto che l’utilizzo di strumenti digitali sia cardine per tuttз lз studenti del Politecnico, non limitata ai corsi di Ingegneria. Per questo chiediamo che vengano concesse licenze del pacchetto Adobe e di altri software utili per lo svolgimento delle attività didattiche. 

Inoltre, proponiamo l’introduzione di corsi facoltativi, volti all’acquisizione di micro credentials nella forma di certificazioni professionali, nell’utilizzo dei software/linguaggio di programmazione/suite/altro.

11) ELIMINAZIONE DEI VINCOLI PER L’ACCESSO ALLA MAGISTRALE

Per tutti i corsi di laurea, i corsi di laurea magistrale sono il naturale proseguimento di quelli triennali. Per questo motivo riteniamo che tuttз lз laureatз triennali debbano avere la possibilità di proseguire gli studi e ci dichiariamo contrari ad ogni requisito d’accesso ulteriore alla laurea.

Nelle magistrali vengono forniti gli strumenti per applicare ed approfondire quanto si è appreso precedentemente ed è inaccettabile che lo stesso Politecnico di Torino non riconosca un titolo che esso stesso ha rilasciato!

Una volta sdoganato il principio che ci debbano essere “requisiti di merito” il pericolo è imminente per tutti. Sui corsi di Ingegneria siamo sempre riusciti ad arginare l’impennamento delle soglie, causato dai vincoli ministeriali che possono portare alla chiusura dei corsi, su 5 dei 6 corsi in cui erano stati proposte delle restrizioni. Su Architettura e Pianificazione la situazione è ancora più fuori controllo. Da quest’anno è possibile entrare anche non rispettando (di poco) i limiti di media, sottoponendosi a prove su criteri dettati da ogni collegio. 

Riteniamo di fondamentale importanza lavorare affinché a tuttз lз persone venga assicurata la possibilità di proseguire gli studi e ci impegniamo a portare avanti questa battaglia con ancora più determinazione!

12) SOSTANZIALE ABOLIZIONE DELL’ISTITUTO DELLA DECADENZA E DEL BLOCCO DEL PRIMO ANNO

Al primo anno di triennale di Ingegneria vige la regola dello sbarramento a 26 CFU: se entro settembre non si superano almeno 26 CFU tra gli esami di base dell’area ingegneria, la carriera viene bloccata e non si può accedere al secondo anno.

Da sempre riteniamo che lo sbarramento sia dannoso per lз studenti, e non faccia altro che aggravare la situazione, già difficile, di chi ci incorre. Tutto ciò produce inoltre la “corsa al CFU”: dovendo conseguire i 26 CFU, la maggior parte di noi si concentrerà su quegli esami che gli risultano più semplici, trascinandosi dietro, spesso fino alla laurea, i più sostanziosi!

I problemi non finiscono nemmeno per chi riesce ad uscirne a gennaio e dovrà seguire il secondo anno a partire dal secondo semestre: a catena sarà costretto a fare l’intera triennale a “semestri alternati”. Intendiamo quindi proporre la rimozione dello sbarramento o, quantomeno, un suo nettissimo abbassamento, che non tenga in conto i CFU ma bensì il numero di esami sostenuti (ad esempio fissando la soglia a 2 esami).

Anche sulla decadenza ci siamo sempre posti in modo negativo. Intendiamo quindi proporre, anche qui, una radicale revisione, chiedendo che sia rimossa la “clausola B”, che incide sulle matricole che non superano il blocco nell’arco di due anni.

COSA ABBIAMO FATTO:

REGOLAMENTAZIONE RIFIUTO DEL VOTO  

Finalmente, i nostri rappresentanti del Senato Accademico hanno ottenuto una vittoria storica, scardinando una legge del Ventennio: il rifiuto del voto sarà regolamentato in maniera uniforme, senza essere rimesso alla volontà dei singoli docenti!
Allineati a molte altre università come quelle di Bologna, Napoli, Roma; a partire dall’anno accademico 2023/2024, le modalità per il rifiuto del voto saranno le seguenti:

-Si avranno 48h dalla convalida del voto per comunicare, attraverso una procedura sul Portale della Didattica, l’intenzione di rifiutare, altrimenti la valutazione verrà automaticamente registrata.
-Non ci sono limiti sul numero di volte per l’esercitazione di questo diritto.

N:B: E’ giusto specificare che in caso di esami in cui parte della valutazione dipende dalla realizzazione di un progetto, l’unico voto rifiutabile sarà quello relativo alla prova finale del corso e non quello degli elaborati prodotti durante il semestre.

SESSIONI STRAORDINARIE
Nel 2021 siamo riusciti ad ottenere l’istituzione delle sessioni straordinarie, nel periodo autunnale e primaverile. Questa grande vittoria, nella recente seduta di marzo del Senato Accademico, ha subito un dimezzamento in triennale (con la possibilità di sostenere un solo esame per sessione) e la totale eliminazione in magistrale.

In vista della delibera, avevamo raccolto le testimonianze di più di 2000 studenti a favore delle sessioni e organizzato un’Assemblea aperta (sia a studenti che a docenti, tra cui il Rettore stesso) in cui tutti hanno avuto la possibilità di esprimere la propria opinione, e noi dalla nostra parte, abbiamo espresso a gran voce la necessità che le sessioni straordinarie rimanessero attive.

Tuttavia, questo non è stato abbastanza per evitare il tragico taglio su uno degli strumenti più apprezzati e richiesti dalla comunità studentesca.

Ma non è finita qui! Ci siamo attivati per esprimere il nostro dissenso e quello degli studenti, e non ci fermeremo! Continueremo a farlo, perché non vogliamo più laurearci senza capelli.