L3 nostr3 rappresentanti in Senato si sono sempre schierat3 contro collaborazioni e accordi con Aziende che violano i diritti umani, agenzie ed istituzioni che avvelenano il pianeta, pur promettendo di salvarlo, che agiscono in maniera violenta sui suoi abitanti, condannando molti alla miseria od alla morte.
Problemi di natura etica che il Politecnico conosce, ma che decide di risolvere attraverso sofismi e cavilli legali, sostenendo di collaborare per migliorare il loro comportamento. E’ evidente che la realtà sia molto meno idilliaca, con l’università costretta a piegarsi alle volontà di aziende e privati per poter attingere a maggiori fonti di finanziamento.
La decisione del Senato di continuare la collaborazione con Frontex, ad esempio, riflette quelle che sono le dinamiche di potere all’interno del nostro Ateneo. In risposta all’assenza di azioni ai nostri appelli, il nostro obiettivo è di rendere visibile ciò che preferisce restare nell’ombra, per poter finalmente avere un’università libera da altarini e sedi di potere intoccabili, che lavori esclusivamente per noi studenti e per il bene della società.
Un altro problema riguarda la residenzialità studentesca che sta divenendo un problema di prim’ordine, dove nel silenzio delle istituzioni si ingrassano speculatori ed intermediari. Ogni giorno nuovi studentati privati sorgono sui nostri territori, praticando prezzi che, contro ogni logica, spingono sempre più in alto l’asticella del mercato. In un paese dove si discute se fissare salari minimi a 8/9€ l’ora, non ci si pone il problema di domandare tra i 400 ei 600 euro mensili alle famiglie per una stanza a Torino.