Lunedì 13 nell’Aula 3 del Politecnico abbiamo organizzato un esperimento di dialogo tra tutte le componenti del nostro Ateneo: studenti, docenti ed il Rettore, per discutere della didattica ed, in particolare, per difendere le Sessioni intermedie.
In apertura, è stato spiegato che in questa assemblea l’importante fosse il dialogo libero, per arrivare ad una comprensione reciproca tra tutte le parti coinvolte, perché la strada per una didattica migliore deve passare da una discussione e da una sintesi di tutti i punti di vista.
Come rappresentanti, abbiamo parlato dei dati positivi che sono emersi da queste sessioni intermedie e presentato le proposte che sono attualmente sul tavolo. Abbiamo fatto emergere come la proposta di noi studenti sia quella che vada in una direzione migliorativa, dando maggiore libertà organizzativa a tuttз lз studenti, mentre quella del Vicerettore vada in una direzione troppo restrittiva, sacrificando la didattica per via di problemi logistici.
Negli interventi e nelle testimonianze, la componente studentesca ha raccontato il motivo per cui le sessioni siano importanti, di come permettano di approfondire lo studio, migliorare il proprio percorso e di come potrebbero essere usate per ridurre il rischio di rimanere bloccatз per mesi senza ulteriori possibilità di sostenere esami. Sono arrivate anche proposte per risolvere i problemi logistici legati alla sessione, ad esempio svolgere gli esami il sabato mattina (proposta che già era nell’aria ai tempi dell’istituzione delle sessioni).
La parola è poi passata al l Rettore, che ha espresso il suo supporto per l’impianto attuale delle sessioni, delle remore ad accettare in toto le nostre proposte di ampliamento, preferendo una strada di riforme più radicali dell’assetto didattico, a partire dalle prove intermedie (in itinere) fino ad arrivare ad una riduzione delle ore di didattica frontale per alcuni corsi. Ha poi concluso dicendo che certamente in questo mandato rettorale si inizierà a porre le basi di questa riforma, ma che molto probabilmente non si riuscirà a vederla realizzata entro la fine del mandato per via della complessità dei temi affrontati.
La componente docente ha fornito considerazioni riguardo la difficoltà ad organizzare le sessioni intermedie, di come alcunз docenti si siano già attivatз con metodi alternativi di valutazione, al di fuori dalle sessioni ordinarie (esoneri, prove intermedie, ecc) e di come sia necessario garantire a questз la possibilità di organizzare la propria attività didattica nella maniera che ritengono più appropriata.
In conclusione l’assemblea è stata, seppur poco partecipata, un successo. Si è creato un dibattito libero, ordinato (più o meno), come occasione di confronto e di sintesi in risposta alle problematiche evidenti dell’Ateneo. Speriamo che da questa esperienza in futuro possano nascere altre occasioni di confronto e, soprattutto, che in Senato Accademico si riesca a far prevalere la consapevolezza della necessità di agire sulle problematiche del Politecnico, ascoltando la voce dellз studenti.
Collettivo Alter.POLIS