C’è chi rischia di perdere un appello per la mancanza di regole, e chi rischia di dover abbandonare gli studi per mancanza di mezzi!
Da qui a domattina è indetto un nuovo mailbombing, con una ragione ancor più impellente del precedente: il ricalcolo dei requisiti d’accesso alle borse EDISU in funzione dell’emergenza.
Anche in questo caso mostriamoci uniti come componente studentesca!
Per partecipare basta un click! Da telefono: http://tinyurl.com/lemergenzanonlapagoio
Se il link non funziona o se siete da PC, ecco il contenuto e l’elenco degli indirizzi:
Indirizzi:
assessore.istruzionelavoroformazione@regione.piemonte.it, alessandrociro.sciretti@edisu-piemonte.it, giuliana.fenu@regione.piemonte.it, aurelia.vinci@regione.piemonte.it, universita.ricercaeinnovazione@regione.piemonte.it, marina.cardona@edisu-piemonte.it, renato.viola@edisu-piemonte.it, checksend@post.com,edisubombing@alterpolis.it
Testo:
Oggetto: L’ emergenza non la pago io!
All’attenzione dell’Assessora Regionale al Diritto allo Studio Elena Chiorino e del Presidente di EDISU Piemonte Alessandro Sciretti
l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo si è abbattuta con forza su tutti e tutte nel nostro Paese, ma noi studenti siamo ad ora una delle categorie più vulnerabili eppure meno tutelate; molti e molte di noi hanno perso il lavoro che permetteva di mantenersi e di pagarsi gli studi, altri e altre hanno visto la propria famiglia perdere, in parte o in totale, le proprie fonti di reddito, il tutto dovendo continuare a sostenere il peso delle tasse universitarie, dei costi del materiale didattico e in molti casi degli affitti. L’università ci impone l’uso di computer, tablet e internet per seguire la didattica e sostenere gli esami, eppure non si cura del fatto che non tutti e non tutte hanno questi strumenti o possono permettersi di acquistarli. In questa situazione, voi avete la precisa responsabilità di tutelare noi e il nostro Diritto a studiare: vogliamo che i criteri di merito per le borse di studio dell’anno prossimo vengano azzerati, perché voi non sapete quali esami abbiamo potuto o non abbiamo potuto sostenere, come stiamo vivendo questa crisi o come questa condizioni la nostra capacità di studiare, e non potete decidere chi si merita la borsa di studio e chi no; vogliamo un fondo che ci garantisca tutti gli strumenti necessari per il nuovo modello di didattica a distanza e che tuteli chi deve tuttora sostenere il peso di un affitto per poter studiare in Piemonte; vogliamo più tutele per chi vive nelle residenze universitarie, che devono garantire non solo un posto letto, ma anche la serenità e la tranquillità necessarie per chi studia lontano dalla propria casa e dalla propria famiglia. Studiare è un diritto, e come tale va tutelato!