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IN PILLOLE

  1. Appello in più per gli esami della sessione invernale e appello a metà semestre reso ordinario per tutti, anche magistrali
  2. Liberalizzazione e implementazione degli esoneri (ad oggi non normati)
  3. Diminuzione ore di lezione ad 8 per CFU, eliminando 2 ore superflue
  4. Trasparenza e uniformità dei criteri di valutazione tra corsi paralleli
  5. Abolizione delle propedeuticità, in particolare tra Fisica I e II (introdotta quest’anno)
  6. Gratuità dell’esame di inglese IELTS anche dopo il primo tentativo
  7. Aumento dei posti Erasmus disponibili
  8. Aggiornamento annuale delle biblioteche, con attenzione a design/architettura
  9. Potenziamento tutoraggio nei collegi
  10. Seminari sulle ricadute sociali delle tecnologie

PROGRAMMA ESTESO

La Didattica è il centro fondante del sistema universitario ed è su questo, sulla nostra formazione, sul percorso che svolgiamo, che crediamo sia necessario partire nel nostro lavoro di rappresentanza e di costruzione di un Ateneo migliore! Il progresso della nostra università dovrebbe essere guidato da una particolare attenzione alla necessità della nostra comunità, la comunità studentesca. Noi siamo la parte attiva, viva e vitale del Politecnico ed è giunto il momento che ci prendiamo il ruolo che ci spetta come tale, diventando elementi attivi e non passivi del cambiamento, dell’insegnamento e del messaggio dell’università.

  • Contesto: riforma del modello didattico (e spiegazione del punto 3)

Il Senato Accademico ha istituito una commissione per la Revisione del Modello Didattico, presieduta dal vice-rettore alla Didattica Corno e di cui anche noi facciamo parte. Il punto di partenza è una nostra proposta portata avanti negli scorsi mandati: l’abbassamento del rapporto tra ore di lezione e CFU da 10 a 8. La riforma dovrebbe entrare in vigore solo con l’anno accademico 2027-2028, ma alcune novità saranno presenti per alcuni corsi già dal prossimo anno.

Il nuovo calendario, modificato visto il tempo ottenuto dal minor numero di lezioni frontali, sarebbe così strutturato:

  • in grigio le vacanze;
  • in rosso le sessioni di esame;
  • in blu le lezioni;
  • in giallo la “settimana intermedia”: settimana a metà semestre dedicata a lezioni di approfondimento e tutoraggio, valutazioni in itinere e revisione dei progetti;
  • in verde una settimana “polmone” dedicata a conferenze e eventi di ateneo.

Il modo in cui si sta sviluppando il nuovo modello ha però molti punti che troviamo critici:

  1. non cambia la struttura degli esami e non aumenta il numero di appelli, al contrario scomparirebbe la sessione intermedia (straordinaria);
  2. la riduzione delle ore di lezione non è reale: nelle 2 ore in meno, il docente non solo deve rimanere disponibile per chiarimenti, studio accompagnato e revisione di progetti, ma anche fornire lezioni extra che sulla carta sarebbero facoltative e che di fatto sarebbero anch’esse oggetto di esame;
  3. il percorso di laurea è leggermente migliorato per chi riesce a fare tutto in tempo, ma mette in ulteriore difficoltà chi rimanda un esame.

  • Appello in più per gli esami della sessione invernale e appello a metà semestre reso ordinario per tutti, anche magistrali

La sessione intermedia, da noi duramente ottenuta, è attualmente considerata straordinaria e va approvata ogni anno, andrebbe resa strutturale, estesa nuovamente agli esami dei corsi di laurea magistrale e andrebbe permesso l’accesso anche a chi non ha già raggiunto la frequenza di tutti gli esami.

Vogliamo che in tutte le sessioni d’esame vengano considerati anche i sabati per permettere una migliore gestione degli spazi e distanze più equilibrate tra i diversi appelli dello stesso esame. 

Proponiamo di allungare la sessione invernale di 2 settimane aggiungendo così 12 giorni, a cui si sommano i 6 sabati delle settimane precedenti, prima non considerati. In questo modo si guadagnano complessivamente 18 giorni, più di quelli che attualmente sono dedicati alla sessione di settembre (15). Gli appelli della sessione invernale sarebbero così cronologicamente distribuiti:

  • 1 appello per gli esami del secondo semestre;
  • 3 appelli per gli esami del primo semestre (1 in più rispetto agli attuali);
  • 1 appello per gli esami del secondo semestre (introdotto).

Questo sarebbe il calendario in base alla nostra proposta:

  • Liberalizzazione e implementazione degli esoneri (ad oggi non normati)

Allз docenti dovrebbe essere lasciata la libertà di fornire esoneri o parziali: la loro presenza o meno (durante la settimana intermedia) deve essere valutata dallə singolə docente in base alla struttura e le caratteristiche del corso la loro funzionalità alla valutazione.


  • Trasparenza e uniformità dei criteri di valutazione tra corsi paralleli

Riteniamo che dovrebbe essere obbligatorio indicare nella scheda di insegnamento i criteri di valutazione dell’esame, oltre a fornire fin da subito dei temi d’esame come esempio.

Attualmente nei corsi in cui si viene divisз in base all’ordine alfabetico i criteri di valutazione degli esami non sono condivisi come dovrebbero.


  • Abolizione delle propedeuticità, in particolare tra Fisica I e II  

Quest’anno sono state introdotte delle propedeuticità che impediscono l’accesso all’esame di Analisi 2 a chi non ha passato Analisi 1 e all’esame di Fisica 2 a chi non ha passato Fisica 1 e dato almeno 40 CFU. Noi siamo contrari a questi 2 vincoli, in particolare al secondo visto che gli argomenti di Fisica 1 non sono propedeutici a Fisica 2.


  • Gratuità dell’esame di inglese IELTS anche dopo il primo tentativo

Riteniamo inaccettabile che un esame necessario per concludere la triennale per essere sostenuto richieda un pagamento.


  • Aumento dei posti Erasmus disponibili

L’opportunità dell’esperienza ERASMUS dovrebbe essere garantita a chiunque la desideri vivere. Per questo spingeremo all’interno dei collegi per aumentare la disponibilità di posti all’interno dei corsi di studi.


  • Aggiornamento annuale delle biblioteche, con attenzione a design/architettura

In particolare ci è stato segnalato che molti testi non sono disponibili nell’ultima edizione.

Per l’area di design/architettura la situazione è ancor più problematica, perché per riflettere i cambiamenti e le tendenze del settore è necessario dotarsi di riviste, collezioni di immagini e foto, rilasciati con cadenza più breve rispetto alle risorse afferenti all’area di ingegneria.


  • Potenziamento tutoraggio nei collegi

I tutoraggi ad oggi sono limitati quasi solo ai corsi di base. Vorremmo venissero estesi in altri corsi forniti dai singoli collegi.


  • Seminari sulle ricadute sociali delle tecnologie

Crediamo nel ruolo dell’università nella formazione di cittadinз consapevolз, che sappia inserire le sue conoscenze in una visione sistemica che tenga in conto di dinamiche sociali e ambientali.

Molte tecnologie che studiamo e che impariamo a utilizzare e progettare hanno importanti ricadute etiche e sociali, sia positive che negative. Chiediamo al Politecnico di organizzare seminari annuali aperti a tuttз lз studenti a riguardo.

 

Ma non è finita qui! Ci siamo attivatз per esprimere il nostro dissenso e quello dellз studenti, e non ci fermeremo! Continueremo a farlo, perché non vogliamo più laurearci senza capelli.