AGGIORNAMENTO: La proposta è stata approvata! Verrà istituita una NO-TAX area fino a 25.500€ di ISEE con un fascia cuscinetto fino a 28.500€!
In queste settimane all’interno degli organi di governo del Politecnico di Torino è in discussione la Guida Tasse relativa all’anno accademico 2018/2019.
Il tema è di grande importanza politica, perché rimaniamo uno dei paesi con la tassazione universitaria pubblica più alta d’Europa. Cosa non esattamente auspicabile nel paese al penultimo posto per numero di laureati dell’area OCSE. Il tutto, è aggravato da un sistema di Diritto allo Studio carente e con elementi di profonda ingiustizia, ad esempio nei confronti di tutti gli idonei non beneficiari di borsa di studio o posto letto.
Un altra problematica di non poco conto riguarda le soglie per l’accesso ai benefici DSU. Oltre ad essere troppo escludenti a livello di merito e reddito (23.000€) crea situazioni molto spiacevoli: tra un ISEE pari a 22.999€ e 23.001€ si passa dall’avere la possibilità di ottenere una borsa di studio/posto letto del valore superiore a 4.000€ e l’esenzione totale dalle tasse universitarie (tassa regionale per il DSU compresa) a non ottenere alcun tipo di sostegno e al dover pagare circa 700€ di tasse.
Le soglie reddituali per l’accesso al DSU sono stabilite a livello nazionale, ma la tassazione è competenza dell’Ateneo: come Politecnico di Torino, vista e considerata la nostra situazione economica, abbiamo il dovere di fare il possibile per ridurre gli ostacoli economici che possono portare all’abbandono scolastico. Perdere borsa di studio/posto letto per un paio di CFU o per un aumento del proprio indicatore economico di qualche unità, nelle famiglie in questa fascia economica può rappresentare la differenza tra il farcela e il non farcela.
Nonostante un cambio di rettorato in corso, non possiamo permetterci di astenerci dal proporre modifiche al nostro regolamento tasse in una direzione di sempre maggiore equità.
Le nostre visioni sulla tassazione le conoscete da tempo, con questo post vogliamo raccontarvi nel dettaglio cosa è successo fino ad ora, quello che succederà nei prossimi giorni e quale è la proposta sul piatto.
Commissione contributi del 9 gennaio
Abbiamo richiesto una discussione seria e approfondita sulla Guida Tasse, nonostante le “spinte” per lasciare tutto inalterato: l’accordo è stato trovato sulla presentazione di una prima bozza nel primo CdA utile e sull’approvazione definitiva nel secondo CdA di febbraio.
Consiglio d’Amministrazione del 6 febbraio
Durante la seduta, differentemente dagli accordi precedenti, è stata portata in approvazione definitiva il regolamento, ricalcando esattamente quello dello scorso anno. Abbiamo richiesto con forza che tale delibera non venisse votata e che si prendesse in esame la seguente proposta che abbiamo iniziato a discutere.
La proposta
Si tratta di una idea tanto semplice quanto potente: estendere la NO-TAX area.
Come? Partendo da quanto stabilito nella Legge di Bilancio 2017 (Parte II della Guida Tasse) e utilizzare gli stessi criteri di “merito” (nessun requisito all’immatricolazione, 10 CFU al secondo anno e 25 CFU dal terzo, tutto negli ultimi 12 mesi) ma spostare il limite economico da 13.500€ fino a qualche livello contributivo superiore alla soglia dei 23.000€ (es. 25.500€), in modo da creare un paracadute fondamentale per chi si ritrova escluso dai benefici regionali. Per completare il disegno, una fascia cuscinetto che riduca il nuovo scalino.
Non avendo ancora avuto accesso ai dati aggiornati per poter fare delle simulazioni, abbiamo presentato la nostra idea di “riforma” (si tratta di una modifica tutto sommato limitata, sia a livello gestionale che economico), raccogliendo consensi e critiche all’interno dell’organo.
La discussione si è conclusa con un mandato alla componente studentesca di elaborare una proposta puntuale di modifica, da portare in approvazione nella prossima seduta.
Commissione Contributi del 20 febbraio
Dopo una serie di valutazioni e positivi confronti con tutte le altre associazioni studentesche, la proposta puntuale è stata discussa in Commissione Contributi. Questo è quello che prevede:

In azzurro potete vedere la traccia relativa all’attuale tassazione per coloro che rispettano i requisiti stabiliti in Legge di Bilancio. Tale area è confrontata con quella arancione, ovvero quella per cui si è fuori dai benefici EDISU (Ente regionale per il DIritto allo Studio Universitario).
Le curve successive rappresentano delle possibili applicazioni dei principi alla base della proposta.
Prendendo in esame la proposta 1A, si prevede, in base al numero di anni di iscrizione come stabilito in Legge di Bilancio (NB: Gli importi definitivi potrebbero essere leggermenti diversi!):
- [< 25.500€] NO-TAX area (solo contributo extra politecnico)
Entro durata normale + 1: 159.53€
Oltre durata normale + 1: 356.00€ - [25.500€<x<26.500€] 25% dell’importo previsto normalmente (al netto dei contributi extra poli)
Entro durata normale + 1: 321,28 €
Oltre durata normale + 1: 468.63€ - [26.500€<x<27.500€] 50% dell’importo previsto normalmente (al netto dei contributi extra poli)
Entro durata normale + 1: 497,97 €
Oltre durata normale + 1: 596.20€ - [27.500€<x<28.500€] 75% dell’importo previsto normalmente (al netto dei contributi extra poli)
Entro durata normale + 1: 690,36 €
Oltre durata normale + 1: 739.47€
Estendere la NO-TAX area in questo modo, comporterebbe un mancato incasso pari a 1.546.463,92 €. Una cifra del tutto affrontabile se confrontata con un risultato d’esercizio (consuntivo 2016) pari a 42.869.575 €.
Le altre versioni prevedono una fascia “cuscinetto” più ampia, in modo da ridurre ulteriormente le differenze tra un livello e l’altro. Sono state presentate anche simulazioni con NO-TAX area fino a 28.500€, che chiaramente hanno dei costi più elevati.
La commissione ha rimandato al CdA del 27 febbraio la decisione di approvare o meno questa modifica.
AGGIORNAMENTO: Consiglio d’Amministrazione del 27 febbraio
Dopo una lunga discussione e una votazione in bilico fino all’ultimo momento (6 favorevoli, 2 astenuti e 2 contrari) la nostra proposta è stata approvata!
A partire dal prossimo anno accademico circa 4.200 studenti in piùrientreranno all’interno della NO-TAX: si tratta di una delibera storica che andrà a sgravare la parte più debole della popolazione studentesca.
Crediamo in una università libera e gratuita, infatti nel nostro programma la nostra principale proposta sul tema della tassazione era proprio l’estensione della NO-TAX area ministeriale: ora è diventata realtà!