Nuove tariffe GTT: una vera “rivoluzione”?

Questa mattina la Città di Torino ha finalmente presentato in via ufficiale le nuove tariffe del trasporto pubblico. Da più di un mese erano note le principali novità in merito ai biglietti, così come gli obiettivi generali di questa revisione tariffaria, ma solo oggi sono stati illustrati pubblicamente i costi dei nuovi abbonamenti:

  • 158 € per ISEE inferiori a 12’000 €
  • 178 € per ISEE compresi tra 12’000 e 20’000 €
  • 208 € per ISEE compresi tra 20’000 e 50’000 €
  • 258 € per ISEE superiori a 50’000 €

Senza dubbio queste nuove tariffe portano con sé dei miglioramenti importanti. In primo luogo, saranno applicate indistintamente a tutti i giovani con meno di 26 anni, eliminando dunque le disparità esistenti tra studenti medi ed universitari, ma soprattutto estendendo le agevolazioni ai “non studenti” della stessa fascia di età, che finora non avevano alcuno sconto.

I nuovi abbonamenti, inoltre, saranno validi su tutta la rete, cancellando la distinzione tra urbano ed urbano+suburbano: sarà dunque risolto in via definitiva il problema dei borsisti ospitati nella residenza EDISU “Villa Claretta” e degli studenti che frequentano le sedi decentrate dell’Università, a Grugliasco, a Collegno, a Beinasco e presso l’Ospedale San Luigi di Orbassano. Questi miglioramenti ci trovano senz’altro soddisfatti: si tratta di modifiche che ricalcano esplicitamente due nostre storiche rivendicazioni, per le quali ci siamo battuti a lungo, prima ancora dell’insediamento dell’attuale Giunta. Già a partire da fine 2016 la Sindaca aveva manifestato la volontà di accogliere queste nostre proposte, che oggi, dopo una lunga attesa e molte promesse, possono diventare realtà.

L’aspetto maggiormente innovativo delle nuove tariffe è certamente la progressività degli importi, finalmente fasciati in base all’ISEE: anche questa è una proposta che abbiamo sostenuto di fronte all’amministrazione cittadina a partire da settembre 2016 ed abbiamo portato avanti attivamente in questi mesi. La differenziazione delle tariffe secondo le condizioni economiche degli utenti è un principio generale che condividiamo appieno: ma la sua applicazione può produrre effetti molto diversi, positivi o negativi, in relazione all’articolazione delle fasce reddituali. Riguardo a questo aspetto rileviamo che la proposta della Città di Torino non può essere ritenuta soddisfacente e contiene alcuni gravi elementi di iniquitàche ci pongono in forte allarme.

Non possiamo infatti accettare che vi siano aumenti, anche importanti, per ISEE di poco superiori a 20’000 €: la soglia massima della seconda fascia è insensatamente bassa ed esclude una porzione rilevante della popolazione giovanile e studentesca. Ricordiamo che fino a 23’000 € gli studenti universitari sono ritenuti idonei a ricevere la borsa di studio, perchè considerati “privi di mezzi” ai sensi della Costituzione: inoltre il Politecnico ha recentemente alzato fino a 25’500 € la soglia per l’accesso alla “No-Tax area”! Questi studenti, le cui condizioni economiche non favorevoli sono evidenti e riconosciute da MIUR ed Atenei, sono invece considerati “quasi ricchi” se si parla di trasporto pubblico!

Negli ultimi momenti di confronto politico e tecnico manifestando questa preoccupazione, abbiamo proposto una diversa determinazione delle tariffe, chiedendo in particolare di elevare almeno a 23’000 € la soglia massima della seconda fascia, evitando che qualsiasi aumento ricadesse su utenti in difficoltà: questa rivendicazione è stata respinta per addotte motivazioni di tempo. Per il prossimo anno, dunque, lo schema tariffario sarà questo, con tutte le sue pesanti criticità. Ci è stata prospettata una possibile revisione a partire dal 2019, ma noi non ci stiamo: non possiamo accettare che gli studenti (anche quelli a reddito basso) siano usati come cavie per misurare le nuove tariffe!

Sebbene fortemente insoddisfatti da questa fasciazione, dobbiamo riconoscere che l’interlocuzione con l’amministrazione comunale ha almeno consentito di evitare l’approvazione di una manovra ancora più impattante: la prima proposta elaborata da GTT era infatti molto peggiore rispetto alla soluzione adottata dalla Giunta! Tutti gli utenti con ISEE superiore a 20’000 € sarebbero stati indistintamente inclusi nella fascia massima ed avrebbero subito aumenti anche maggiori del 50%: anche nella fascia compresa tra 12’000 e 20’000 € si sarebbe prodotto un generale incremento degli importi. Con il nostro deciso intervento siamo riusciti a bloccare questa proposta, abbiamo spinto l’amministrazione comunale ad introdurre una fascia intermedia tra 20’000 e 50’000 €: possiamo dunque dire che il risultato finale non è la fasciazione per la quale ci siamo battuti, ma è senza dubbio migliorativo rispetto alle prime ipotesi prodotte e rispetto alla situazione esistente.

Vi è infine un ultimo problema che ci preme evidenziare: l’accesso alle tariffe agevolate, finora garantito a tutti gli studenti medi ed universitari semplicemente in base all’iscrizione, saranno estese a tutti i giovani con meno di 26 anni, ma solo se residenti o domiciliati a Torino. Ne saranno dunque esclusi tutti i residenti nella cintura e negli altri comuni della Città Metropolitana, che saranno costretti a pagare la tariffa massima: una somma inferiore all’attuale abbonamento urbano+suburbano, ma comunque più cara per tutti coloro che anche essendo residenti fuori Torino acquistavano il solo abbonamento urbano. Per gli studenti fuori sede sarà verosimilmente necessario attestare il possesso di un regolare contratto di affitto o dichiarare di essere ospiti presso una residenza universitaria: una complicazione burocratica ulteriore.

In ogni caso, ora che sono state approvate queste nuove tariffe, noi non ci fermiamo: continuiamo a lottare per un trasporto pubblico locale che risponda in maniera efficace ai bisogni materiali ed alle esigenze concrete della vita nostra quotidiana di studenti e giovani. Siamo convinti che il diritto alla mobilità sia fondamentale per l’accesso ai luoghi della formazione, del lavoro, della socialità e della cultura. Per questo è indispensabile, anche in questo settore, rimuovere gli ostacoli economici che impediscono a molti di esercitare appieno questo diritto fondamentale: soltanto in questo modo può essere garantita l’uguaglianza sostanziale di tutti nell’accesso ai servizi ed agli spazi della città.

SI — Studenti Indipendenti
Alter.POLIS
LaSt — Laboratorio Studentesco

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