Mercoledì scorso il Senato ha deliberato i regolamenti con cui si svolgeranno le elezioni dei rappresentanti degli studenti per il mandano 19-21. Le elezioni si terranno il 14 e 15 maggio, per il rinnovo di tutte le rappresentanze di Ateneo, in ARDSU e nel CNSU.
Su nostra proposta, ci sarà un generale aumento del numero di rappresentanti (da uno ogni mille studenti ad uno ogni 750) e sarà possibile rimanere in carica se dalla triennale si passa alla magistrale.
Nonostante l’approvazione di queste due modifiche rappresenti di per sé un fatto positivo ci riteniamo del tutto insoddisfatti: da più di quattro anni denunciamo alcune grandi e gravi carenze del regolamento, e per quasi un anno abbiamo sollecitato l’Ateneo e le altre rappresentanze affinché ne operassimo una revisione. Purtroppo ancora una volta i nostri interlocutori hanno preferito fare melina, e così ancora per due anni sarà riproposto sostanzialmente lo stesso testo.
In primis, avremmo voluto introdurre l’elezione per lista per i rappresentanti nei Collegi, gli organi che, tra le altre cose, pianificano le offerte formative. L’attuale impostazione è basata sul modello del “capoclasse” delle superiori ed è quanto più distante dalla nostra visione della rappresentanza, fondata su una continua attività collegiale che va anche al di là del rappresentante eletto. Riteniamo inaccettabile che un gruppo di candidati con lo stesso programma e le stesse idee non si possa candidare insieme nel rappresentare gli studenti di un corso!
Su questo punto, nell’arco delle discussioni, abbiamo anche provato a trovare soluzioni di compromesso, arrivando a proporre un sistema misto che introduceva il sistema a lista solo per i seggi successivi al primo: nei piccoli corsi (che sono la stragrande maggioranza ed hanno un solo seggio) non sarebbe cambiato nulla, viceversa, nei grandi, si sarebbe finalmente potuto candidarsi “in squadra”. Nulla da fare: ancora una volta hanno prevalso i fan del capoclasse!
In secondo luogo, abbiamo proposto di eleggere la componente studenti del CpD come avviene per quella docenti, ovvero nella misura di uno per dipartimento. Il CpD è chiamato ad analizzare i dati provenienti da tutti i Corsi, e ad oggi capita spesso che uno studente si ritrovi a rivedere i dati di un contesto che non conosce minimamente. L’elezione per dipartimento ci è sembrata una miglioria ovvia e condivisibile, tuttavia è stata cassata perché una delle altre realtà di rappresentanza ha dichiarato che così “non avrebbe preso neanche un seggio”.
Anche in questa situazione abbiamo provato la strada della mediazione, e, nonostante ci sembrasse piuttosto imbarazzante redigere un regolamento elettorale nell’ottica di “non far perdere i seggi a qualcuno”, abbiamo suggerito alla realtà opponente di definire un correttivo di lista, che garantisse loro la stessa possibilità di accesso pur mantenendo uno studente per dipartimento. Ovviamente nessun correttivo è giunto, e l’intera proposta è finita in gloria.
Ma non demordiamo: come in tutte le nostre azioni, non abbandoneremo di certo la battaglia! Forti delle esperienze passate, abbiamo chiesto che nell’attuale testo venisse scritta una “data di scadenza”: sarà valido ancora questi due anni, e poi andrà completamente ridiscusso. Nessuno potrà più passare i mesi a procrastinare, e finalmente la discussione avrà il carattere di una mediazione democratica!
Link al regolamento approvato:
http://alterpolis.it/wp-content/uploads/2019/04/RegolamElezStudenti-2019-DR-251-SA-3-APRILE-2-1.pdf