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Tavolo tecnico regionale per le Borse di Studio

Il 7 giugno si terrà finalmente il primo tavolo con EDISU e la Regione per discutere dei criteri per il bando EDISU delle borse di studio per l’anno 2022/2023.

Perchè questo tavolo è così importante? Quest’anno, in linea con gli obiettivi strategici del PNRR, il Ministero ha introdotto importanti novità rispetto alle Borse di Studio.

Oltre all’aumento delle soglie ISEE e ISPE per accedere alle Borse di Studio, ci sarà l’aumento dell’importo delle Borse per tuttз e un ulteriore incremento per: studentesse iscritte a corsi di laurea STEM, studenti con disabilità, studenti con ISEE < €12k.

Questo tavolo tecnico regionale dovrà costruire il bando per le borse di studio 2022/23 sulla base di queste direttive ministeriali.

Cosa ci preoccupa?

Quest’anno la regione Piemonte, come altre regioni (eg. Toscana), ha intenzione di non finanziare il Diritto allo Studio con il Bilancio Regionale bensì mediante il Fondo europeo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e, nei prossimi anni, il Fondo Sociale Europeo (FSE). 

Nonostante le pressioni fatte come maggioranza in Assemblea Regionale e in Consiglio di Amministrazione al presidente Sciretti, non ci è stata data alcuna risposta sul perchè di questa decisione, su come questi fondi potranno essere utilizzati dalla Regione dato che la loro stessa struttura ne impedisce l’utilizzo arbitrario. Non è noto nemmeno se questi fondi basteranno a coprire la platea di beneficiariз delle borse di studio EDISU e nemmeno se l’utilizzo di questi fondi comporterà una modifica delle modalità di erogazioni dei benefici EDISU.

Questi fondi europei inoltre potrebbero incentivare l’ingresso di privati all’interno di Enti Pubblici come EDISU.

Da questo tavolo tecnico con la regione, oltre all’attuazione delle nostre proposte, ci aspettiamo quindi che vengano assicurate queste garanzie:

  1. La copertura totale delle borse di studio per l’anno 2022/2023;
  2. Che venga spiegato perché è stato cambiato il metodo di finanziamento delle borse di studio;
  3. Che venga assicurato che l’utilizzo di questi fondi europei non modifichi la modalità di erogazione dei servizi EDISU e che non comporti l’entrata di privati all’interno di EDISU.

Non è possibile per la regione sottrarsi a questo tipo di richieste e non è accettabile che queste modifiche al metodo di finanziamento non vengano discusse preventivamente tra la Regione ed EDISU. Se non avremo risposte rassicuranti, saremo prontз a mobilitarci per difendere il Diritto allo Studio della comunità universitaria piemontese.