Vai al contenuto

Cittadinanza, Partecipazione ed Antifascismo

Cittadinanza Studentesca

Abitiamo città nelle quali non c’è spazio per noi studenti.

I processi di trasformazione delle città continuano a modificare gli assetti urbanistici e sociali, portando ad un divario sempre più netto e ad un aumento evidente di diseguaglianze e ghettizzazioni, creando tra gli spazi urbani e suburbani, tra centro e periferie dei veri e propri rapporti di potere e dipendenza.

Veniamo segregati in quartieri o zone definite universitarie e sfruttati per il profitto di alcuni privati, per poi essere esclusi dai processi decisionali delle città che abitiamo.

Vogliamo partecipare ed incidere nelle scelte, per costruire città e quartieri a nostra misura. Siamo parte attiva e fondamentale delle città in cui abitiamo e vogliamo determinarne i processi e le discussioni in agenda politica.

Vogliamo essere fino in fondo protagonisti di questi processi, per costruire un welfare e una modalità di gestione dei beni comuni dal basso, capace di rispettare l’autonomia e l’autodeterminazione dei soggetti.

Per questo vogliamo:

  • –  Libero accesso alla cultura: gratuità per i soggetti in formazione per l’accesso ad attività e spazi
    culturali, quali musei, cinema, teatro, ecc. e definizione di una programmazione culturale condivisa;
  • –  Possibilità di votare per tuttз  lз studenti nella città in cui studiano;
  • –  Investimenti per il trasporto pubblico e mobilità sostenibile: riduzione dei costi del Trasporto
    Pubblico Locale e del trasporto a lunga percorrenza verso la gratuità del servizio; miglioramento delle condizioni di spostamento per i pendolari e per i fuori sede; piste ciclabili e ciclofficine nelle Università; bikesharing gratuito;
  • –  Università sostenibili: distributori di acqua gratuita nelle Università; risistemazione del verde degli Atenei e miglioramento dello stato degli spazi esterni affinché siano vivibili per lз studenti; estensione della raccolta differenziata e riduzione degli sprechi di luce e di riscaldamento;
  • –  Biblioteche e spazi di cultura accessibili a tuttз  dove i saperi, teorici e pratici, possano e devono essere messi in circolo e condivisi, per un’emancipazione di tutte e tutti gli abitanti della città attraverso il ripensamento di modalità di gestione e organizzazione;
  • L’adozione diffusa della modalità di contratto a canone concordato; promozione di nuovi modelli di social housing per i soggetti in formazione, l’adozione di strumenti di orientamento per la ricerca di un alloggio;

Partecipazione

Incentivare la partecipazione della comunità studentesca alla vita dei nostri atenei. Lз studenti sono parte integrante della comunità accademica, motore delle nostre università e per questo crediamo che non debbano essere esclusз dai processi decisionali, troppo spesso calati dall’alto.

Per incentivare sempre di più l’acquisizione da parte della componente studentesca di un ruolo di rilievo nella componente accademica vogliamo incentivare la partecipazione attraverso referendum studenteschi nazionali che, nelle nostre richieste, devono poter essere indetti da parte del CNSU.

In un’ottica di sempre maggior partecipazioni deve essere garantito il diritto di assemblea di corso di laurea, dipartimento, scuola e ateneo con sospensione della didattica, per poter discutere di problematiche relative al proprio corso o alla propria sede universitaria, confrontarsi sulle trasformazioni del mondo dell’Università, confrontarsi con le rappresentanze studentesche.

La rappresentanza studentesca deve avere maggior potere e soprattutto accesso a tutti i livelli di decisione dell’ateneo; non devono esistere organi che riguardano la didattica o la gestione delle strutture in cui non è presente una componente elettiva dellз studenti, e allз rappresentanti dellз studenti deve essere dato potere di incidere nelle decisioni dell’ateneo- come il bilancio- e adeguato tempo per confrontarsi con la propria base di riferimento. Laddove presente il consiglio degli studenti, o eventuali organi facenti funzione, devono avere maggiori poteri, come l’obbligatorietà di parere sulle decisioni più importanti riguardanti lз studenti e la possibilità di presentare interrogazioni al Rettore e alle altre cariche accademiche.

Antifascismo

La cultura è per definizione curiosità, apertura, voglia di incontrarsi e conoscersi, volontà di sfidare le frontiere del presente e di sovvertire i canoni esistenti. I luoghi della formazione non possono che essere costituiti intorno a questi valori e quindi il fascismo non è ammissibile negli spazi universitari.

Le organizzazioni neofasciste cercano da tempo di guadagnare spazio in università, in alcuni casi con i loro temi identitari, in altri casi più subdolamente attraverso sigle e temi apparentemente non schierati.

Questo è inaccettabile e chiediamo:

  • –  Che a singoli e sigle che appartengono alla galassia dell’estrema destra siano interdetti alla partecipazione
    della vita collettiva universitaria
  • –  Che siano sciolte le associazioni studentesche neofasciste e che gli sia impedito di partecipare alla
    rappresentanza e che non gli siano concessi spazi di dibattito in università.
  • –  La formazione di apposite commissioni paritetiche in università che possano valutare la natura antifascista
    delle realtà studentesche, guardando non all’estetica e alla simbologia ma ai valori fondanti e alle biografie politiche delle figure che vi partecipano.