Negli ultimi anni molte delle nostre università hanno approvato regolamenti “ per la parità di genere”, questo non è bastato a farci sentire sicure nelle aule e online. Molti degli avanzamenti rivendicati dagli Atenei ad oggi sono stati ottenuti grazie a normative europee che, oltre a influire sul “ranking” e sulla visibilità mediatica, poco stanno lasciando a noi studentə. Vogliamo i fatti!
Non tuttз noi viviamo allo stesso modo gli spazi della formazione, rendere gli spazi accessibili vuol dire anche rendere lezioni, esami liberi dal folklore patriarcale dominante eliminando la cultura della discriminazione che rende “giusticabili” le violenze che viviamo.
Terza Missione Transfemminista
Vogliamo rendere le università luoghi più “safe” possibili decostruendo la mentalità patriarcale a partire dalle prescrizioni di genere.
Chiediamo bagni unisex/agender, l’utilizzo del linguaggio neutro inclusivo, l’introduzione di una carriera alias inclusiva, migliore e più efficace.
Chiediamo un ampliamento del servizio della consigliera di fiducia, del cug, maggiore formazione del personale dell’università e del garante dellз studenti.
Superare la cultura patriarcale vigente deve implicare un impegno attivo nel confronto dell’Università con il territorio e con la società!
Disabilità e DSA
Vogliamo un’università che sia “safe” per tuttз, soprattutto per i nostri disabili , che devono poter partecipare alle lezioni senza essere trattati in maniera diversa rispetto allз eteronormative.
Chiediamo che le università si rendano protagoniste dell’abbattimento di ogni tipo di barriera architettonica dialogando con gli enti addetti al trasporto pubblico e programmando piani di adeguamento delle infrastrutture, risolvendo i problemi inerenti i trasporti verso l’università e i percorsi da seguire per muoversi nelle strutture universitarie.
Chiediamo una didattica inclusiva a misure di DSA, BES e neurodivergenze, dove chiunque possa incidere sul proprio programma di studio, modalità di esame e di trasmissione del sapere.
Vogliamo l’introduzione percorsi di formazione per il personale docente sui disturbi specifici dell’apprendimento
Chiediamo la piena applicazione delle leggi 104 del 5 Febbraio 1992 e del Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, in materia di infrastrutture, didattica, trasporti e diritto allo studio per lə studentə.
Riteniamo inalienabile il diritto a postazioni multimediali, posti riservati, tutor personali e materiale didattico adatto a sopperire alle esigenze causate da ogni tipo di disabilità.
Riteniamo fondamentale garantire l’ottimizzazione dei servizi offerti tramite la partecipazione attiva dellə studentə nei processi che li vedono coinvolti.