Nella seduta di Senato Accademico del 20/07, a seguito della comunicazione del Rettore riguardo il prossimo anno accademico, lз nostrз senatorз hanno portato una mozione per chiedere delle garanzie riguardo il materiale che sarà a disposizione della nostra comunità.
La comunicazione attraverso canali ufficiali del ritorno in presenza ha infatti scatenato reazioni diverse tra la popolazione studentesca, soprattutto tra lз fuorisede. Affianco al grande entusiasmo per il ritorno in presenza, visto come la fine di un periodo difficilissimo per tutte le parti coinvolte, molti si sono trovati in difficoltà per diversi motivi:
- La comunicazione ufficiale del Politecnico è stata tardiva, con delle tempistiche dettate anche dalla situazione pandemica, lasciando alla stragrande maggioranza della popolazione fuorisede poco più di un mese per cercare alloggio a Torino, in delle dinamiche che andranno ad esacerbare pesamente la grave Crisi abitativa (avvantaggiando la speculazione) a cui siamo sottopostз ogni anno da prima del COVID.
- Nella visione trasmessa allз studenti non viene tenuta in conto in alcun modo la situazione pandemica, ed in particolare non si nominano in alcun caso degli scenari in cui si dovrà riaffrontare una chiusura anche parziale dell’Ateneo. E i verbali di Senato non sono rassicuranti, data la loro vaghezza, creata ad hoc, in nome della flessibilità.
Un rientro prevalentemente in presenza ci dovrà essere, soprattutto per quanto riguarda gli esami, ma di fronte a queste problematiche interne alla nostra comunità ci siamo posti il problema di portare avanti delle richieste al Senato Accademico, che oltre a metterci una pezza, sarebbero state il primo passo verso quello che l’Ateneo afferma sarà il futuro, integrando la didattica innovativa con quella tradizionale. Abbiamo infatti chiesto:
- Garanzie che le videolezioni registrate in quest’ultimo anno siano messe a disposizione come materiale.
- Garanzie che le lezioni del prossimo anno vengano registrate, anche solamente per un semestre, e caricate successivamente.
Nonostante queste richieste, che ci sono sembrate minime, visto che lo stesso organo ha già deliberato in merito consigliando queste misure per garantire la fruizione delle lezioni a tuttз lз studenti, la componente docente si è (con alcune eccezioni, fortunatamente) mostrata insofferente alle nostre richieste arrivando addirittura a negare l’esistenza delle premesse da noi presentate, fino a suggerire, con aneddoti vari, che questa mozione fosse solamente un motu proprio nato dalla pigrizia dellз studenti, che non vogliono tornare in presenza.
La seduta si è quindi chiusa senza un voto riguardo a questa mozione, sostanzialmente ignorata in ogni sua parte, nonostante la nostra disponibilità a metterla ai voti per parti o anche ad emendarla.
Di fronte a questa chiara differenza di mentalità e di visioni del mondo da parte dellз nostrз interlocutorз non possiamo che augurarci che vada tutto bene, cercando allo stesso tempo di lavorare in ogni sede possibile per far si che il nostro presagio non si avveri e che l’ignoranza volontaria delle Istituzioni non ci trasporti in un altro caos didattico come a Marzo del 2019. In ogni caso rimaniamo attivi negli Organi, portando avanti le istanze dellз studenti, e se dovremo agire in piena emergenza lo faremo.