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Il benessere psicologico non può essere un lusso

⛔️ Dopo un anno di pandemia, dopo essere stati additati come untori, dopo che ci sono state tolte la scuola e l’università in presenza e la socialità, le conseguenze si fanno vedere.

📊 Il 40,2% dei giovani dichiara di aver avvertito disagi psicologici, più di uno su tre afferma di avere sintomi depressivi, i suicidi tra i giovani sono in aumento e i casi di disturbi alimentari hanno visto una crescita del 30%.

💬 Ciononostante, nessuna risposta. In Italia la salute mentale non è veramente riconosciuta come un diritto, si fa fatica a parlarne, a non inquadrare il disagio psicologico come una questione privata, di cui a tratti vergognarsi, ma come un tema sociale.

📚 Nelle scuole e nelle università non esistono sportelli psicologici, così come non esiste la figura dello psicologo di base. Siamo costrette e costretti a giornate sempre più stressanti, in cui il peso della continua valutazione e competitività in classe si alterna con l’incertezza totale che caratterizza il nostro futuro.

💎 È così che il benessere psicologico diventa un lusso e un’utopia, ma non possiamo continuare ad accettare questa situazione. Stavamo male già prima della pandemia, eravamo isolat* già prima della zona rossa: adesso è il momento di rivendicare con forza il nostro diritto al benessere psicologico, di esigere risposte e tutele, di riprendere controllo sulle nostre vite. Adesso è il momento di cambiare tutto!

Alter.POLIS – Link Coordinamento UniversitarioRete della Conoscenza

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