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#USIAMOITERMINIGIUSTI: non è un complimento, è catcalling

🗣 Il catcalling è uno di quegli eventi troppo spesso normalizzati, che stanno alla base della cosiddetta “Piramide della violenza”, in cui prolifera la violenza di genere.

❌ Se il catcalling non fosse consentito, non si alimenterebbe quella visione del mondo che dipinge le donne come oggetto. Chi fa catcalling non intende usarlo come metodo di approccio, lo fa in un’ottica di supremazia nei confronti di chi lo subisce.

🏛 Si tratta di un problema sistemico da cui nemmeno i nostri spazi universitari ne sono esenti. Negli scorsi giorni, infatti, è stata data notizia di un fatto estremamente spiacevole: una studentessa è stata invitata a “farsi un giro” sul carrello di un paio di tecnici, con ulteriori allusioni sessuali.

❗️ Non c’è niente di goliardico in simili gesti che contribuiscono a creare un clima di paura, rendendo anche i corridoi della nostra università spazi tutt’altro che sicuri.

📖 Auspichiamo un intervento da parte del Politecnico di Torino, sia in termini di indagine e provvedimenti su questo caso specifico, sia in termini di educazione sull’intera comunità accademica! Come Alter.POLIS continueremo a parlare di questi comportamenti, per aumentare la consapevolezza e offrire uno spazio di ascolto e discussione. Non possiamo permetterci di stare in silenzio! #nonénormalechesianormale

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