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Regione Piemonte chiede la “tutela della vita fin dal concepimento”

🔖 Pochi giorni fa la Regione Piemonte, attraverso l’assessorato alla Sanità e al Welfare, ha mandato una circolare nella quale si richiede che le associazioni operanti nel settore della tutela materno-infantile (perciò anche presso i luoghi in cui si praticano interruzioni di gravidanza) si dotino di uno statuto nel quale sia riscontrabile “la finalità di tutela della vita fin dal concepimento”. Tali associazioni, definite “ProVita”, troppo spesso cercano di negare il diritto all’aborto diffondendo campagne comunicative dove si colpevolizzano le donne che decidono di interrompere la gravidanza.

❌ Questo tipo di propaganda retrograda e lesiva, che si nasconde dietro alla retorica “ProVita”, ci trova e ci troverà sempre in opposizione. Allo stesso modo, ci trova in opposizione il fatto che in molte strutture sanitarie l’aborto è estremamente ostacolato dalla presenza di medici obiettori di coscienza.

❗️ Con questa nuova direttiva il Piemonte si avvicina pericolosamente ai Paesi che progressivamente restringono l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza. Noi vogliamo un diritto all’aborto sicuro, senza l’intervento moralizzatore e colpevolizzante di associazioni di parte nei consultori.

📍 Vogliamo l’attuazione di norme veramente a favore della vita, attraverso un’educazione sessuale all’altezza e un più facile accesso agli strumenti contraccettivi, mantenendo la piena libertà di decidere sui nostri corpi.

💭 Ti interessa questa tematica? Partecipa! Costruiamo insieme #ilpolichevogliamo!