Ne abbiamo più volte parlato: da qualche anno abbiamo iniziato un serio percorso di revisione dei servizi offerti dal CUS Torino, ente concessionario di PoliTo e UniTo per le attività sportive.
Dopo aver proposto alcuni abbassamenti puntuali delle tariffe, che si sono rivelati misure non troppo incisive a causa di una blanda applicazione, abbiamo riflettuto sul vero problema dell’Ente, ovvero la parallela presenza di attività pubblica istituzionale ed attività commerciale. In effetti, sebbene il clima del Centro Sportivo sia sicuramente ben diverso da un normale esercizio commerciale, formalmente, gli studenti, sono tutt’ora sostanzialmente dei “clienti”, ed in molti casi, al netto degli sconti, non possono permettersi di fare attività sportiva per ragioni economiche.
Dopo varie insistenze, l’anno scorso, il Consiglio di Amministrazione votò una riforma da noi fortemente auspicata, di cui riportiamo il passo principale: <<si intende perseguire un modello dove l’ente concessionario svolge solamente la sua funzione istituzionale, basata sul solo finanziamento pubblico statale e dell’Ateneo, in via gratuita o a fronte di un contributo simbolico>>.
Con queste parole, approvate con voto unanime, si è quindi avviata una transizione dell’Ente verso un modello ben più vicino alla nostra idea di università pubblica: un modello simile alle sale studio, le biblioteche, le lunch-room, a cui si può liberamente accedere e usufruire dei servizi connessi semplicemente in virtù della propria condizione di studente.
La delibera del CdA è ora in fase di attuazione, che avverrà “per step” per dare tempo al gestore di adeguarsi. Come Alter.POLIS stiamo proponendo che fin da subito il complesso di Via Braccini (a pochi passi dalla cittadella) diventi a tutti gli effetti uno spazio universitario accessibile a tutti gratuitamente su prenotazione, esattamente come l’aula studio sopra la segreteria.
Tra pochi giorni ci sarà l’approvazione nel Comitato Sportivo di Ateneo!