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CARO RETTORE, ALCUNE COSE NON VAN BENE

Fin dai primi giorni, come rappresentanti degli e delle studenti, ci siamo messi a disposizione dell’Ateneo come parte attiva nella ripianificazione delle attività a seguito dell’emergenza coronavirus. Siamo stati ben felici di coadiuvare le operazioni, condividere alcune scelte, criticarne altre, ritenendo nel complesso positivo l’operato dell’Ateneo, in particolar modo rispetto all’erogazione della didattica. 

Non possiamo tuttavia esimerci dall’evidenziare, a questo punto anche pubblicamente, numerose criticità che da settimane ormai segnaliamo.

In primis rispetto ai vincoli di carriera: nonostante sia da più di un mese che solleviamo il gravissimo problema degli studenti appesi allo sbarramento dei 28 cfu, alla decadenza, o ai requisiti di accesso alle magistrali; e nonostante ci fosse stato garantito, dopo un ulteriore sollecito negli organi ed una raccolta firme, che ciò sarebbe stato discusso entro il 10 aprile, al giorno d’oggi non è stata ancora fissata alcuna data. Chiediamo quindi, nuovamente, di prendere al più presto posizione: se su altre cose si può attendere, chi rischia di perdere l’anno, l’accesso alla magistrale o l’espulsione per decadenza va tutelato, subito.

In secondo luogo, rispetto allo svolgimento degli esami di recupero. Nonostante ci fosse stato promesso in più occasioni che ad ogni studente sarebbero state comunicati data, tipologie di esame e modalità di svolgimento con almeno due settimane di preavviso, nell’ultima riunione si è voluto rimettere in discussione questo diritto, arrivando a dire che il preavviso sarà di una sola settimana per quanto riguarda le modalità. Comprendendo le difficoltà ad imbastire un sistema informatico di tale portata in così poco tempo, abbiamo di buon grado accettato. Tuttavia, il comunicato uscito la sera di lunedì è oltremodo fazioso e sibillino: delle due scadenze viene infatti riportata solo quella meno tutelante per gli studenti, di una settimana per le modalità. Anche qui, chiediamo chiarezza: se riteniamo che non sia così rilevante sapere con largo anticipo se la prova sarà su un browser o sull’altro, su skype o su team, su crocette cartacee o crocette digitali, certo così non è rispetto alla tipologia di esame! 

Sempre sul tema esami, segnaliamo che la sperimentazione da poco tenuta, seppur globalmente sembra sia stata positiva, ha evidenziato alcune nuove zone d’ombra. Il software scelto è infatti compatibile con ancor meno dispositivi di quanto sembrasse dalle specifiche, e non sembra avere un meccanismi di registrazione in grado di coprire anche eventuali “cali” di connessione. Gli studenti che hanno testato il programma, a cui era stato suggerito di riportare dei feedback, hanno ottenuto come unica risposta che l’esame non potrà svolgersi su hardware o connessioni inadeguate.

Non servono parole per spiegare la frustrazione che uno studente deve provare nel momento in cui la sua carenza di dotazione tecnica, spesso causata da una situazione economica delicata, rischi di pregiudicare la sua possibilità di svolgere un esame. Magari proprio l’esame che gli permette di accedere a tutti quei benefici di diritto allo studio che gli permetteranno di proseguire, salvandolo dall’abbandono degli studi. Serve prendere posizione, anche pubblica: non possiamo permettere una discriminazione nella discriminazione, dove chi è già stato vittima dell’emergenza si ritrova a non poter recuperare come gli altri per difficoltà tecniche ed economiche.

Come rappresentanti, in questi giorni come sempre, oltre che a partecipare agli impegni istituzionali d’Ateneo, teniamo in piedi un continuo contatto con gran parte della nostra componente: questo ci è utile per ribadire quanto siano sentite queste problematiche tra tutti noi studenti e studentesse! 

Ecco quindi alcune suggerimenti, che le rivolgiamo direttamente, in vista del prossimo comunicato video:

  1. Dia garanzie agli studenti e alle studentesse incorsi nel blocco dei 28 cfu, sulla decadenza e rispetto all’accesso alle magistrali, assicurando che verranno sbloccati e che tutti i requisiti saranno ricalcolati senza tenere conto di quest’anno d’emergenza.
  2. Chiarisca in modo puntuale, così come abbiamo concordato negli organi, che ogni docente dovrà fornire due settimane di preavviso nella ricalendarizzazione, indicando anche le modalità (scritto, orale, crocette…), e che solo gli aspetti informatici e logistici potranno essere chiariti con meno anticipo.
  3. Dia garanzie agli studenti che per problemi informatici ed economici avranno difficoltà nello svolgere le prove, assicurando che l’Ateneo ci sarà, con tutti i mezzi a disposizione.

In Ateneo così come altrove, potremo dire che tutto sta andando bene soltanto quando nessun* si sentirà lasciato indietro!