In occasione di questa Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, abbiamo deciso di aderire alla campagna #EranoSemi lanciata da WikiMafia.it, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul sempre più diffuso fenomeno mafioso e di onorare la memoria delle vittime.
Abbiamo deciso di ricordare la storia di Donato Boscia, che all’età di 18 anni decise di lasciare la propria regione natale, la Puglia, per iscriversi al corso di Ingegneria Civile del Politecnico di Torino.
Una volta laureato, venne assunto da una azienda specializzata nella realizzazione di opere civili, prendendo parte a diversi progetti in Campania, Calabria e Veneto. Dopo che l’azienda per cui lavorava vinse la gara per la costruzione di una parte dell’acquedotto di Palermo, venne nominato direttore dei lavori per la realizzazione dell’invaso e di una galleria nel Monte Grifone.
La sera del 2 marzo, nel tragitto per rientrare a casa dal cantiere, la sua auto venne bloccata ad un incrocio e venne ucciso con cinque colpi di pistola.
Il processo portò a 22 condanne (di cui 14 ergastoli) e dimostrò che nell’omicidio erano coinvolti anche il boss di Cosa Nostra Salvatore Riina e Baldassarre Di Maggio.
Boscia morì perché stava costruendo una sezione dell’acquedotto siciliano sul quale la mafia non era riuscita a mettere le mani. Qui è possibile trovare la storia completa.
In un Ateneo come il nostro, riteniamo importante riuscire ad affrontare, come comunità accademica, il tema dell’etica della tecnica. Questo, per far si che tutti noi studenti e studentesse saremo adeguatamente preparati a sapere riconoscere e affrontare le insidie del fenomeno mafioso nel nostro futuro da ingegneri/e, architetti/e, designer, urbanisti/e.
