🔎 Tra due settimane saremo chiamati ad approvare il piano dell’attività sportiva in Ateneo, che regolerà il funzionamento per l’anno 18-19 dell’attuale ente concessionario, ovvero il C.U.S. Torino. Gli interventi del piano sono finanziati per la stragrande maggioranza direttamente con i soldi delle nostre tasse, circa un milione e mezzo di euro tra Unito e Polito.
❓ Purtroppo il piano presentato contiene regolarmente voci del tutto generiche, ad esempio: “Eventi sportivi nazionali e internazionali: 90’000 €” oppure “Manutenzioni e riparazioni ordinarie e straordinarie: 600’000 €”, rendendo del tutto impossibile fare delle valutazioni strategiche sull’operato dell’ente.
🏓 Il problema alla base rimane di carattere politico: con un finanziamento così ingente il sistema universitario piemontese potrebbe mantenere numerosi impianti per studenti ad accesso libero e gratuito, e invece le tariffe C.U.S. Torino rimangono inaccessibili a moltissimi studenti!
📅 La nostra rappresentanza nel Comitato in questi mesi ha più volte sollecitato l’Ateneo a:
– Fare chiarezza sulle effettive spese che vengono sostenute, chiedendo un livello di dettaglio ben superiore a quello indicato.
– Esercitare una qualche forma di controllo sul numero di studenti coinvolti dichiarato dall’ente.
– Riservare una consistente quota del finanziamento (a nostro vedere dovrebbe essere tutto) allo scopo di ridurre sensibilmente le tariffe per universitari (come ad esempio fatto dalla Sapienza di Roma, dove l’accesso libero nelle palestre universitarie costa meno di 10 € al mese).
💬 Il mese scorso abbiamo richiesto la convocazione di un Comitato straordinario in cui abbiamo presentato una mozione che, almeno in 4 delle 26 attività sportive proposte, orientava il finanziamento ad abbassare le tariffe a dei costi standard. La delibera è stata fortemente avversata dai rappresentanti del C.U.S., che, tra le motivazioni, adducevano l’impossibilità di effettuare tariffe diverse tra Unito e Polito.
➗ E’ stata quindi approvata una delibera solo parziale, che stabiliva la presenza di fasce senza però definirle. Le rappresentanze del CUS hanno quindi preso impegno di convocare un tavolo congiunto con i rappresentanti di Unito, per la ridefinizione delle tariffe stesse. Nonostante i nostri continui solleciti, nessun tavolo è stato convocato.
▶ Ieri, con una settimana di ritardo rispetto a quanto prevedrebbe la convenzione, e solo a seguito di un nostro sollecito formale, ci è stata inviata la prima bozza di Piano delle Attività per l’anno accademico 2019/2020.
⛔ Il documento rasenta la beffa:
– Le voci continuano ad essere aggregate e quindi, a nostro vedere, opache.
– È stato aumentato di ulteriori 150’000 il finanziamento che gli Atenei dovranno corrispondere al C.U.S. con le tasse degli studenti.
– Non si parla di fasciazione delle tariffe, come il comitato aveva deliberato. Non si parla nemmeno, in generale, di tariffe, lasciando nuovamente la piena libertà all’ente di chiedere qualsiasi ulteriore contributo agli studenti rispetto a quanto viene già sottratto automaticamente dalle tasse.
📣 Con questo comunicato chiediamo pubblicamente al Rettore Saracco di intervenire e, sopratutto, di sospendere ogni forma di finanziamento con i soldi degli studenti fino a che non saranno chiariti gli aspetti che solleviamo!