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Frontex-Politecnico: Report Senato Accademico del 14 Dicembre

Nella Seduta di Senato Accademico del 14 Dicembre è stato affrontato il tema della sottoscrizione del contratto con Frontex. Tre sono state le opzioni presentate allз Senatorз, di cui l’unica che prevedeva la non sottoscrizione è stata proposta dallз nostrз rappresentanti.

Dell’agenzia e dei particolari del contratto vi abbiamo raccontato, presentando le nostre fondate argomentazioni contro questa collaborazione. In sintesi, uno sterile rapporto di committenza con un ente piagato da inchieste, segnalazioni e report per violazioni dei diritti umani. Le proposte di delibera presentate dall’Ateneo sono state 2, a nostro avviso entrambe impresentabili:

La proposta A prevedeva il congelamento dell’esecutività dell’accordo fino alla risoluzione dell’inchiesta della Corte di Giustizia Europea.

La proposta B prevedeva l’esecutività del contratto a condizione di accettazione delle parti di una clausola volta a richiamare i principi contenuti nell’articolo 12 del Manifesto per l’Integrità della Ricerca, ovvero “che i prodotti derivanti dalla ricerca oggetto del contratto non devono essere utilizzati per fini impropri”.

Abbiamo ritenuto che entrambe le proposte avessero contenuti puramente velleitari e per questi motivi, oltre a posizionarci in maniera decisa contro una deliberazione timida e inutile, abbiamo presentato ufficialmente, sulla base delle numerose documentazioni comprovanti gravi e ripetute violazioni dei diritti umani e degli accordi di Ginevra, una terza proposta C.

Con la proposta C, si chiedeva la non prosecuzione alla sottoscrizione con abolizione definitiva della collaborazione. La maggioranza, nonostante la nostra decisa opposizione, si è espressa con la compiacenza delle altre rappresentanze Studentesche a favore dell’istanza B, ovvero la sottoscrizione con clausola.

Riteniamo inoltre rispondere pubblicamente ad alcune errate e pretestuose argomentazioni emerse in sedute secondo cui l’Ateneo sarebbe incorso in pesanti azioni legali non proseguendo alla sottoscrizione. È opportuno precisare che secondo il principio di precauzione, la pubblica amministrazione è tenuta ad una anticipazione di tutela e per tanto avrebbe avuto tutto il diritto di non proseguire.

Alla luce di queste argomentazioni riteniamo pertanto che il Politecnico di Torino stia dando un contributo consapevole e volontario ad un’organizzazione di dubbia legittimità.