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Didattica

Indice (homepage programma)

1. Introduzione (indice)

L’ORGANO PRINCIPALE CHE SI OCCUPA DELL’OFFERTA FORMATIVA E DELLA GESTIONE DELLA DIDATTICA È IL SENATO ACCADEMICO, INSIEME AI CONSIGLI DI DIPARTIMENTO E DI COLLEGIO, AL NUCLEO DI VALUTAZIONE ED AL COMITATO PARITETICO PER LA DIDATTICA. 

Durante l’emergenza pandemica la Didattica ha subito cambiamenti epocali a livello mondiale e nazionale, con una transizione alla DaD totale in quasi ogni istituto di formazione e, negli ultimi mesi, una parziale ripresa delle attività in presenza. Questa soluzione, purtroppo necessaria nei momenti iniziali della pandemia, ha evidenziato però molti problemi sistemici nel sistema educativo, ed universitario, del nostro Paese. E proprio perché questi problemi, spesso evidenti da anni a chi vive questa realtà ogni giorno, ora sono sotto i riflettori noi crediamo che dalla pandemia si debba uscire migliorз, rafforzando il nostro sistema scolastico ed universitario, specie in un’ottica di ripresa. Crediamo infatti che l’istruzione sia centrale nello sviluppo della società, come strumento economico e soprattutto sociale, soprattutto nel caso del Politecnico, che attrae così tantз studenti da tutte le parti d’Italia e che agisce come centro di innovazione tecnologica per il Paese. Per questo puntiamo al miglioramento continuo dell’offerta formativa e della didattica, viste come opportunità non solo per il nostro futuro individuale ma come base per il futuro della nostra comunità. Perché questa visione diventi la normalità nel nostro Paese auspichiamo un movimento a livello politico e statale, con un aumento dei fondi all’università pubblica e una riforma strutturale dell’istruzione, ad ogni livello.

La scarsa attenzione a livello nazionale però non ci impedisce di lottare perché all’interno del Politecnico la nostra visione possa diventare realtà, come stiamo facendo sin dal 2015 e, in particolare, fin dal 2017 quando abbiamo presentato le nostre “5 proposte per migliorare la didattica” la cui evoluzione è stata oggetto di discussione negli Organi proprio in questi mesi, con la proposta per l’inserimento delle sessioni aggiuntive ad Aprile e Novembre, seppur frutto di molti compromessi. Questa nostra battaglia però non si ferma qui, arrivando a far inserire nel “Piano Strategico di Ateneo” delle nostre proposte e portandole avanti negli organi, con il supporto dell* studenti, ottenendo molti risultati come la riapertura dei carichi didattici per le lauree magistrali, la riforma del TIL e la ristrutturazione del primo anno con l’inserimento dell’insegnamento caratterizzante e l’abbassamento della soglia di sbarramento, fino alla mozione ora in discussione per l’ottenimento delle sessioni straordinarie per gli studenti in debito di frequenza. Questi non sono però risultati che ci soddisfano, ma bensì trampolini da cui partire per puntare ancora più in alto, fino ad ottenere una didattica che si adatti all* studenti e ancora più in là. 


2. Cosa abbiamo fatto (indice)

  • Sessioni di esame aggiuntive: Da anni ci battiamo per una riorganizzazione del calendario accademico che ci permetta di organizzarci meglio lo studio.  Mentre scriviamo questo programma è in attesa del voto in Senato Accademico una parte della nostra proposta, che potrebbe diventare realtà, seppur limitata a chi ha già ottenuto tutte le frequenze, a novembre 2021;
  • Riapertura Carico Didattico a fine febbraio: Fino ad oggi la procedura di definizione del carico didattico poteva essere effettuata solo in un’unica finestra temporale tra luglio e settembre. Questo sistema poco flessibile lasciava spazio a molteplice difficoltà, ad esempio il dover aspettare un anno per poter sostituire in corso a scelta di cui non si voleva più sostenere l’esame o dover pagare delle more per atti di carriera oltre termini. La nostra proposta è stata parzialmente accolta e dall’anno prossimo sarà possibile ridefinire il carico didattico oltre che nella finestra tra luglio e settembre anche a fine febbraio al termine della sessione invernale ma soltanto per la Laurea Magistrale.
  • Insegnamento caratterizzante primo anno: All’inizio di questo mandato abbiamo chiesto al Senato Accademico di rivedere il catalogo insegnamenti del primo anno, proponendo l’inserimento, in sostituzione dell’esame a scelta, di un insegnamento caratterizzante del proprio indirizzo di studi. Crediamo che questa misura possa aiutare a delineare le specificità del futuro percorso di studi, oltre che a creare un’identità di gruppo già a partire dal primo anno.
  • Abbassamento soglia sbarramento primo anno a 26 CFU: Nel nostro Ateneo purtroppo vige ancora una visione distorta dello studente modello basato sul mero rendimento annuo, che non tiene per nulla conto delle condizioni al contorno che caratterizzano la vita di noi studenti. Sentiamo pertanto, in ogni occasione di discussione l’esigenza di ribadire la nostra più ferma contrarietà ai vincoli sulla carriera, sull’accesso e sulla decadenza dagli studi. Per questo abbiamo chiesto che venisse aggiunto fra gli esami utili al raggiungimento dei 28 CFU anche l’insegnamento caratterizzante (6 CFU), riducendo il numero di crediti a 26 CFU.
  • Non conteggio anno accademico per decadenza e accesso magistrale: siamo riusciti ad ottenere che gli A.A 2019/2020 e 2020/2021, non rientrassero nel conteggio riguardante l’istituto di decadenza ed i criteri di accesso alla Laurea Magistrale;
  • Evitato inasprimento vincoli di accesso magistrale in 5 corsi: siamo riusciti ad evitare un inasprimento dei criteri di accesso alla LM per quanto riguarda gli studenti provenienti da altri atenei per i corsi di Ing. Meccanica, Biomedica, Informatica, Aerospaziale e Mechatronic Engineering poiché lo sforamento dei vincoli ministeriali (che può portare alla chiusura del corso) si basava su una previsione dell’Ateneo. Diversa la situazione per il corso di Ing. Gestionale in cui lo sforamento dei vincoli era già in essere e ciò ha portato ad un inasprimento dei criteri. 

3. Cosa vogliamo fare (indice)

3.1 Sessioni intermedie aperte a tuttз (indice)

Siamo stati l’unica realtà studentesca che, da sempre, chiede delle sessioni intermedie aperte a tuttз, mantenendo alta l’asticella delle rivendicazioni ed evitando di partire con soluzioni di compromesso. Auspiachiamo un approvazione in Senato Accademico dell’attuale proposta in discussione, ovvero quella che prevede l’introduzione di due sessioni intermedie di metà semestre, a novembre-dicembre ed aprile-maggio, ma con un accesso ristretto a coloro che hanno già “ottenuto le frequenze” e con un limite di due esami per sessioni. Questa proposta è molto limitante rispetto a quella da noi inizialmente presentata, ma crediamo possa essere un fondamentale punto di partenza per scardinare un calendario accademico bloccato da oltre dieci anni. La nostra idea è sempre stata quella di avere delle sessioni aggiuntive aperte a tuttз lз studenti, al fine di permetterci una migliore organizzazione dello studio, evitando di dover attendere mesi e mesi per superare un esame non andato bene, magari perché calendarizzato a breve distanza da altri esami. Non siamo macchine e le conseguenze di un fallimento possono essere molto pesanti per alcunз di noi. Inoltre, una misura simile aiuterebbe a far rientrare in carreggiata chi incontra delle difficoltà nel nostro percorso, riducendo i tempi di laurea ed aiutando chi rischia di finire fuoricorso.

In caso di successo, una volta introdotte le sessioni “limitate”, sin dal primo giorno successivo, ci batteremo per estenderne l’accesso: per ottenere un risultato simile serve il supporto dell’intera popolazione studentesca! Vogliamo che le sessioni aggiuntive siano aperte a tuttз lз studenti!

3.2 Esoneri (indice)

Riteniamo che la qualità di sistema di valutazione basato sulla verifica delle conoscenze al termine delle lezioni, sia del tutto equivalente ad un sistema che accerti le competenze acquisita durante l’erogazione delle lezioni. Per questo motivo proponiamo, per gli insegnamenti che si prestano ad essere suddivisi in più parti, la regolamentazione di prove in itinere facoltative in aggiunta agli appelli ordinari. Tuttora in alcuni corsi di studio è possibile sostenere degli esoneri che permettono di suddividere lo studio e la valutazione durante il semestre, ma ciò viene fatto solamente in maniera ufficiosa. Proponiamo che anche nei corsi più numerosi venga data la possibilità ai docenti di svolgere delle valutazioni in itinere, sempre con l’obiettivo di garantire una maggiore flessibilità nell’organizzazione dello studio.

3.3 Graduatorie degli esami a scelta (indice)

L’accesso alla cultura e alla formazione non deve in alcun modo essere vincolato da logiche meritocratiche. Attualmente, alcuni insegnamenti a scelta sono accessibili per graduatoria basata su criteri di “merito”. Riteniamo ingiustificabile la discriminazione tra studente interessato “meritevole” e studente interessato “non meritevole”. Gli insegnamenti a scelta rappresentano l’unica possibilità, all’interno di piani di studio troppo blindati, di personalizzare il proprio percorso di studi. In quanto tali, devono essere aperti a tutti coloro che sono interessati ad integrare le proprie conoscenze con gli argomenti trattati da quell’insegnamento.

3.4 Tirocini interni e in azienda (indice)

In questo periodo l’Ateneo si sta interrogando su quali azioni mettere in campo per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei neolaureati. Tra le proposte presentate ci sono stage formativi non retribuiti o tirocini curriculari in sovrannumero, ovvero che non concorrono al raggiungimento dei crediti per conseguire il titolo. Crediamo che non riconoscere in alcun modo il lavoro svolto durante le ore di tirocinio sia una grave ingiustizia, oltre al fatto che il tirocinio debba essere una reale attività formativa volta ad accrescere le competenze professionali degli studenti senza schiacciarsi sulle necessità che hanno le aziende proponenti. 

3.5 Estensione riapertura Carico Didattico (indice)

Abbiamo proposto la possibilità di poter ridefinire il carico a metà anno, per permetterci un maggior grado di flessibilità e programmazione. Siamo riusciti ad ottenerla solo per lз studenti della magistrale: vogliamo estendere questa possibilità a tutti lз studenti! 

3.6 Migliore organizzazione dei corsi con più moduli (indice)

All’interno dei cataloghi degli insegnamenti nei vari corsi di studio vengono erogati insegnamenti suddivisi in più moduli, di cui in molti di questi casi corrispondono anche due due prove d’esame distinte in due appelli separati. Secondo indicazioni ministeriali i corsi di studio sono tenuti a progettare l’offerta formativa tale per cui siano presenti al massimo 20 esami per triennale per raggiungere i 180 CFU e 12 per la Magistrale, nelle specifiche di legge infatti si dice “20 esami di cui 20 valutazioni”. Un insegnamento che contiene due moduli dunque deve avere un’unica prova in un unico appello evitando la dunque la frammentazione.   

3.7 Regolamentazione rifiuto del voto (indice)

Vogliamo avere la possibilità di ripetere un esame qualora ritenessimo che la nostra valutazione non rispecchi la reale preparazione. Un buon inizio potrebbe essere quello nell’Università di Bologna, dove ogni docente deve permettere di far rifiutare il voto almeno una volta.

3.8 Basta problemi con le certificazioni d’inglese (indice)

In questi mesi abbiamo vissuto enormi problemi sulla certificazione d’inglese. Se ottenere una certificazione riconosciuta come IELTS può essere per certi versi un vantaggio, d’altra parte è inaccettabile che si facciano ricadere sullз studenti le restrizioni imposte dagli enti certificatori. Non possiamo ritardare la laurea per questo motivo. Per questo Vogliamo che l’Ateneo prenda in carico lo svolgimento della certificazione d’inglese, senza passare obbligatoriamente da un ente certificatore esterno, come già avviene in molte università.

3.9 Garantire le videolezioni di tutti i corsi, tutti gli anni! (indice)

Le videolezioni rappresentano un ulteriore valore aggiunto alla didattica offerta dal nostro Ateneo e siano uno strumento di notevole utilità, molto apprezzato dallз studenti come è facilmente riscontrabile a partire dall’elevato numero di visualizzazioni attraverso la piattaforma e-learning del Politecnico. Dal nostro punto di vista le videolezioni sono da intendersi come uno strumento integrativo per riascoltare e rivedere quanto spiegato a lezione con l’obiettivo di chiarire eventuali dubbi. La pandemia in corso ci ha costretti a ripensare le nostre infrastrutture, sdoganando le videoregistrazioni (accessibili anche in differita) per tutti i corsi. Vogliamo mantenere questo strumento, anche quando la didattica a distanza sarà solo un ricordo!

3.10 Eliminazione dei vincoli per l’accesso alla magistrale (indice)

Per tutti i corsi di laurea, ma ancor più per quelli che provengono da un sistema quinquennale, i corsi di laurea magistrale sono il naturale proseguimento di quelli triennali. 

Per questo motivo riteniamo che tutti i laureati triennali debbano avere la possibilità di proseguire gli studi, e ci dichiariamo contrari ad ogni requisito d’accesso ulteriore alla laurea.

Nelle magistrali vengono forniti gli strumenti per applicare ed approfondire quanto si è appreso precedentemente, ed è inaccettabile che lo stesso Politecnico di Torino non riconosca un titolo che esso stesso ha rilasciato!

Una volta sdoganato il principio che ci debbano essere “requisiti di merito” il pericolo è  imminente per tutti. Sui corsi di Ingegneria siamo sempre riusciti ad arginare l’impennamento delle soglie, causato dai vincoli ministeriali che possono portare alla chiusura dei corsi, su 5 dei 6 corsi in cui erano stati proposte delle restrizioni. Su Architettura e Pianificazione la situazione è ancora più fuori controllo.

Nel 2015 siamo stati gli unici ad opporci alla cosiddetta “fascia rossa”, dove ricadono gli studenti che, pur laureatisi nel nostro Ateneo, non possono continuare a studiarvi, e siamo giunti ad un passo dall’ottenere un’ulteriore valutazione della loro carriera. Abbiamo chiesto ed ottenuto l’impegno a risolvere queste politiche dannose direttamente in Piano Strategico. Ancora oggi riteniamo di fondamentale importanza lavorare affinché a tutte queste persone venga assicurata la possibilità di proseguire gli studi, e ci impegniamo a portare avanti questa battaglia con ancora più determinazione!

3.11 Sostanziale abolizione dell’istituto della decadenza e del blocco del primo anno (indice)

Al primo anno di triennale di Ingegneria vige la regola dello sbarramento a 26 CFU: se entro settembre non si superano almeno 26 CFU tra gli esami di base dell’area ingegneria, la carriera viene bloccata e non si può accedere al secondo anno.

Da sempre riteniamo che lo sbarramento sia dannoso per gli studenti, e non faccia altro che aggravare la situazione, già difficile, di chi ci incorre. Tutto ciò produce inoltre la “corsa al CFU”: dovendo conseguire i 26, la maggior parte di noi si concentrerà su quegli esami che gli risultano più semplici, trascinandosi dietro, spesso fino alla laurea, i più sostanziosi!

I problemi non finiscono nemmeno per chi riesce ad uscirne a gennaio e dovrà seguire il secondo anno a partire dal secondo semestre: a catena sarà costretto a fare l’intera triennale a “semestri alternati”. Intendiamo quindi proporre la rimozione dello sbarramento o, quantomeno, un suo nettissimo abbassamento, che non tenga in conto i CFU ma bensì il numero di esami sostenuti (ad esempio fissando la soglia a 2 esami).

Anche sulla decadenza ci siamo sempre posti in modo negativo. Nell’anno 2016-17 è stata innescata una bomba ad orologeria di cui soltanto ora inizieremo a vedere i disastrosi esiti: chi in questi due anni non fosse riuscito a liberarsi dello sbarramento dei 26 cfu, verrà espulso senza mezzi termini dal Politecnico! Intendiamo quindi proporre, anche qui, una radicale revisione, chiedendo che sia rimossa la “clausola B”, che incide sulle matricole che non superano il blocco nell’arco di due anni.