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Spazi

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Indice (homepage programma)

1. Introduzione (indice)

L’ORGANO COMPETENTE PER LE POLITICHE RELATIVE A SPAZI E SERVIZI È IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Un Ateneo non è solo didattica. In questi anni ci siamo impegnati affinché il Politecnico divenisse un vero “Campus Universitario”, dotato di spazi e servizi adeguati per tutta la comunità accademica, facendo importanti passi avanti. 

Siamo partiti dalla necessità di incrementare gli spazi destinati alla didattica, al fine di eliminare il “vincolo fisico” di capienza delle nostre sedi: anche da queste nostre posizioni nascono gli investimenti edilizi per le aule P e le neonate aule R che complessivamente offrono migliaia. Nello spazio ex-celid, la lunchroom che abbiamo ottenuto, evitando che diventasse uno “showroom” destinato a essere utilizzato solo durante le visite istituzionali, è ormai diventata una realtà fondamentale della nostra Sede Centrale. Uno spazio in cui poter riscaldare e mangiare il cibo cucinato a casa, che lontano dagli orari del pranzo diventa una preziosa aula studio. Grazie ad un’azione di autogestione pacifica e partecipata, come componente studentesca siamo riusciti anche a strappare lo spazio ex Reale Mutua da una ulteriore cessione ad un privato: ora è un’aula studio accessibile a tutta la comunità studentesca! Rispetto alle mense, siamo molto orgogliosi della riapertura della mensa Borsellino. Anche questo risultato non è caduto dall’alto. I vertici degli enti coinvolti nulla hanno fatto per impedirne la chiusura, e con continui rimpalli di responsabilità contavano che l’intera partita cadesse nel dimenticatoio. Non glielo abbiamo consentito: abbiamo organizzato proteste, manifestazioni, mozioni e foto-petizioni; ci siamo adoperati dentro e fuori dagli organi esercitando una continua ed insistente pressione sui decisori, e finalmente, dopo lungo tempo, ne abbiamo ottenuto la riapertura. La mensa Borsellino non ci è stata restituita: ce la siamo ripresa! Tutto questo però non basta: molte sedi periferiche hanno una pesantissima carenza di servizi fondamentali e la situazione pandemica non ha fatto altro che esacerbare le criticità non risolte relative agli spazi.


2. Cosa abbiamo fatto? (indice)

  • Nuova aula studio: Dopo aver combattuto ed essere riusciti ad ottenere la prima Lunch-room del nostro campus, in questo mandato siamo riusciti, tramite una autogestione, a “strappare” un altro spazio dalla cessione ai privati e trasformarla in aula studio con spazio dedicato alla socialità (aula sotto il DET, vicino alle aule P)
  • Proposta area pedonale all’ingresso di corso Duca: crediamo che pedonalizzare la parte di controviale di Corso Duca degli Abruzzi tra corso Montevecchio e Via D’Ovidio permetterebbe una ristrutturazione di quello spazio, strappandolo alle auto e rendendolo un ulteriore spazio aperto vivibile per la nostra comunità accademica
  • Accesso agevolato alle palestre CUS: abbiamo chiesto e ottenuto l’apertura totalmente gratuita della palestra di via Braccini a tutti gli studenti in 4 fasce orarie settimanali (purtroppo il Covid ne ha impedito l’attuazione).
  • Commissione servizi sedi periferiche: abbiamo chiesto di istituire una commissione ad hoc per revisionare le varie sedi periferiche del nostro Ateneo (Mirafiori, Lingotto, Morgari, Mondovì), in modo da garantire gli stessi servizi a tuttз lз studenti. 

3. Cosa vogliamo fare? (indice)

3.1 Nuovi spazi per soddisfare tutte le necessità (indice)

Come descritto nei capitoli precedenti, occorre iniziare ad immaginare un progressivo rientro in presenza di attività didattiche e extra-didattiche, adottando tutte le misure emergenziali necessarie con determinazione e tempestività. I problemi di capienza del nostro Ateneo, però,, nascono ben prima della pandemia in corso, essendo stati per anni la giustificazione “fisica” per il numero chiuso in ingresso. Rimaniamo convinti che l’emergenza aule debba essere affrontata su due fronti: quello immediato (come il complesso “provvisorio” delle aule P) e quello di medio/lungo periodo. Come principio cardine, saremo sempre a favore di una vera strategia espansiva! Negli ultimi anni il numero chiuso ad Ingegneria è infatti passato da essere “formale” ad essere estremamente “sostanziale”: a fronte di un aumento del 400% degli iscritti al test, il Politecnico ha fatto solo minimi passi avanti sul rilassamento dei numeri chiusi, con l’apertura di una classe del primo anno di 200 posti a Mondovì.

La limitazione all’accesso e la prosecuzione degli studi, sono un tema fondamentale, soprattutto vista la situazione dei laureati in Italia: il 28% in confronto ad una media europea del 42% (dati OCSE). 

In un paese con una percentuale di laureati che è la metà della media europea chiudere la porta in faccia a decine di migliaia di studenti motivati è uno schiaffo al futuro!

Di fronte a questo problema esistono due soluzioni:

▪ Inasprire ancor di più il numero chiuso

▪ investire sull’espansione delle sedi del Politecnico

Siamo profondamente convinti che la strada di una Università Pubblica debba essere quest’ultima: superiamo il numero chiuso!

3.2 Sport per tuttз (indice)

Noi di Alter.POLIS crediamo profondamente nel valore sociale, culturale e di tutela della salute dello sport. Sogniamo una città universitaria in cui tutti lз studenti abbiano una reale possibilità di praticare sport individuali e di squadra, in spazi adeguati alle necessità e senza nessun ostacolo di natura economica. Torino, dal nostro punto di vista, è ancora molto carente da questo punto di vista e non saranno eventi come le Universiadi a rilanciare lo sport nella nostra città. 

Ogni anno circa 12 euro delle tasse di ogni studente sono investite dal Politecnico per il finanziamento dell’attività sportiva erogata da un ente convenzionato: riteniamo che questi fondi debbano essere totalmente utilizzati per garantire a tutti lз studenti un accesso totalmente gratuito ad un’attività sportiva specificatamente pensata e progettata per gli universitari.

Crediamo inoltre che il Politecnico non debba in alcun modo finanziare con i soldi dellз studenti la partecipazione di squadre agonistiche a campionati nazionali extra-universitari: quest’ultime,infatti, nella maggior parte dei casi devono rispondere alle logiche di un mercato che è totalmente fuori dal contesto universitario.

Proprio in questa direzione abbiamo chiesto e ottenuto nel corso del 2021 l’apertura gratuita della palestra di via Braccini a tutti lз studenti del Poli e dell’Università in diversi slot orari della settimana (il Covid purtroppo ne ha impedito l’effettiva attuazione).

Il nostro Ateneo dovrebbe utilizzare tutte le risorse destinate al finanziamento della convenzione per rendere lo sport una pratica quotidiana della vita di tutte le 40.000 persone della nostra comunità accademica.

3.3 Investimento sugli spazi all’aperto (indice)

Le varie sedi del nostro Ateneo sono piene di spazi all’aperto non sempre sfruttati a dovere. Con la progettazione e la realizzazione del parcheggio interrato multipiano, accanto al complesso delle aule M/N, vogliamo una completa eliminazione di tutti i parcheggi a raso della Sede Centrale. In questa maniera potremmo recuperare migliaia di mq creare aree verdi o comunque inserire elementi di arredo urbano quali panchine, tavoli con prese elettriche, piccoli palchi e tribune che possano tornare ad essere vivibili da persone e non solo dalle auto dei docenti. Lo stesso ragionamento vale per il parcheggio interno del Castello del Valentino, che potrebbe diventare una piccola oasi per lo studio e la socialità all’aperto. Inoltre, vogliamo continuare a spingere affinché si proceda con la pedonalizzazione del controviale della parte antistante l’ingresso principale alla sede Centrale.

3.4 Più aule studio di maggior qualità (indice)

In tempi pre-covid, il sovraffollamento delle aule studio era uno dei problemi principali del nostro campus. Con le restrizioni legate al controllo dell’epidemia, questo problema si è notevolmente acuito, rendendo necessari meccanismi punitivi per le prenotazioni “a vuoto”. Noi crediamo che soluzioni di questo tipo siano utili nell’immediato ma che non risolvano il problema alla radice: vogliamo avere la possibilità di trovare sempre un posto in aula studio, anche negli orari di punta. Per ottenere un risultato simile, l’unico modo è incrementare la capienza, prevedendo spazi che possano essere anche polifunzionali. Nonostante in questi anni siamo riusciti ad aumentare notevolmente gli orari di apertura delle aule studio, crediamo che molto possa essere ancora fatto da questo punto di vista: vogliamo aule studio aperte anche durante il weekend e h24!

3.5 Spazi di socialità (indice)

Per la costruzione di un’identità collettiva e di una comunità forte è necessario creare degli spazi di aggregazione all’interno dell’Università, che migliorino la vivibilità e, in questo modo, possano offrirci ulteriori servizi. Vogliamo spazi interni ed esterni destinati a fini sociali, consentendoci di coltivare passioni come la musica, lo sport, la lettura, la recitazione.